Un difficile inizio di stagione

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Se la scorsa stagione è stata stravolta dalla pandemia non mancano le premesse perché anche la prossima lo sia. I primi ad annullare le corse da loro organizzate sono stati gli australiani del Tour Down Under, la ormai classica gara di apertura a gennaio, che invece è stata cancellata. Il motivo è l’obbligo di due settimane di isolamento in hotel imposte dalle autorità australiane per ogni persona che entri nel loro territorio, misura che rende impossibile per i corridori l’allenamento e quindi la partecipazione alla gara.

Stessa sorte per le gare sudamericane, come il Tour de San Juan e il giro di Colombia, quest’ultimo annullato, mentre il primo non vedrà la partecipazione di molti nomi di spicco, in primis l’annunciato Chris Froome, che ha preferito rimanere ad allenarsi in California. La prima corsa con indosso la maglia della nuova squadra, la Israel Start-Up Nation, dovrebbe essere quindi l’UAE Tour, dal 21 al 27 febbraio, gara a cui ovviamente dovrebbe partecipare anche la UAE Emirates, Tadej Pogačar in testa. Il condizionale è d’obbligo perché anche negli emirati vige al momento l’obbligo di quarantena in entrata nel paese, e tutti si ricordano il lungo isolamento in hotel di alcune squadre l’anno scorso. Le gare che si tengono nei paesi limitrofi, Arabia Saudita ed Oman, hanno già comunicato lo spostamento delle loro prove dalla prima quindicina di febbraio a data da destinarsi nella seconda parte della stagione.

Al momento quindi l’inizio delle ostilità agonistiche sembra essere rimandato ai primi di febbraio in Europa, con la Vuelta a la Comunitat Valenciana (3-7 febbraio) a cui sono iscritti per ora Elia Viviani, Wilco Kelderman, Pogačar e Kristoff, Remco Evenepoel e Greg Van Avermaet tra gli altri. In forse Egan Bernal. Gara in contemporanea con l’Etoile de Bessèges, di cui manca però ancora una startlist.

Dall’11 al 14 febbraio debutteranno in campo altri big al Tour de la Provence, in Francia, tra cui Julian Alaphilippe, Philippe Gilbert, Fabio Aru, Enric Mas, Pello Bilbao e Matteo Trentin.

Dal 17 al 21 febbraio si dovrebbe tenere la Vuelta a Andalucia, col debutto di Dan Martin e Mikel Landa tra gli altri. Negli stessi giorni si terrà la Volta ao Algarve, in Portogallo, dove si dovrebbe vedere Chris Froome battagliare con il talento locale Joao Almeida e Thibaut Pinot.

Debutto tardivo per Peter Sagan, che si lancerà alla Nieuwsblad ed alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne (27-28 febbraio). Sagan che ha già dichiarato che nella scelta tra Tour de France (26 giugno – 18 luglio) o giochi olimpici di Tokyo (23 luglio – 8 agosto) sceglierà il primo, con l’obiettivo della 8^maglia verde.

Infine il debutto in gara molto tardivo di Primoz Roglic, alla Paris-Nice, il 7 marzo. Il giorno dopo la Strade Bianche, dove la gran parte dei big dovrebbe essere in gara, compresi i già confermati Marc Hirschi e Tom Dumoulin.

Ovviamente la situazione è più che mai fluida e dipendente dall’andamento della pandemia nei vari paesi. In generale l’andamento del calendario sembra per ora molto simile a quello della stagione passata purtroppo, con la possibilità di vedere varie gare riportate alla seconda metà della stagione.

 

 

Commenti

  1. La vedo davvero "grigia" per tutto il movimento, questa incertezza non giova a nessuno, speriamo arrivi presto il punto di svolta per TUTTI...
  2. Maiella:

    Purtroppo si tratta di tante gare alle quali partecipano le continetal che sono squadre che hanno poca visibilità in condizioni normali, figuriamoci con questa situazione.
    diciamo che sono le gare che hanno pure meno sponsor,quindi i rischi non valgono la candela
  3. bicimix:

    I presupposti non sono dei migliori, molto probabilmente rivivremo una stagione compressa come l’anno scorso, e ci andrebbe anche di c@@o!
    Che palle... giro e vuelta con freddo e pioggia...
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