Il calendario del World Tour sarà modificato a partire dal 2026

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Il belga Peter Van den Abeele, direttore tecnico dell’UCI, ha annunciato un’importante riforma del calendario delle grandi corse da qui a quattro anni. L’obiettivo è non avere più sovrapposizione di gare.

Il calendario del World Tour è cambiato pochissimo per decenni, ma ora sta per essere rivoluzionato ed a partire dal 2026 non ci saranno più corse importanti che si svolgeranno contemporaneamente come la Parigi-Nizza, la Tirreno-Adriatico, il Giro di Catalogna o la Gand-Wevelgem.

L’idea alla base di questa riforma del calendario del World Tour, emersa da diversi incontri tra l’UCI e i rappresentanti di squadre, corridori e organizzatori, è quella di assegnare un’unica data permanente a ogni gara. È stata creata una piattaforma di consultazione chiamata One Cycling per consentire a tutte le parti di esprimere le proprie opinioni a riguardo: Van den Abeele ha spiegato: “Siamo partiti da un foglio bianco. Si è discusso dei diritti televisivi e di come rendere il nostro sport più attraente. La riorganizzazione del calendario fa parte di questa riflessione“.

I primi risultati di questa consultazione sono stati discussi al seminario dell’UCI tenutosi a fine novembre a Monaco. La nuova organizzazione è molto complessa e, secondo il belga, richiederà “una riduzione del numero di gare per rendere possibile questa riforma“.

 

Commenti

  1. Mi sfugge un dettaglio
    "una riduzione del numero di gare per rendere possibile questa riforma" non causerebbe una minore copertura televisiva e quindi minori introiti dai diritti TV ed un taglio nei roster e nel personale delle squadre proprio perché non ci sono gare in sovrapposizione?
  2. bradipus:

    Il che mi parrebbe del tutto logico, dato che organizzano le gare più importanti del calendario... a meno di pensare che sia 'normale' spostare, che so, la Roubaix per dare spazio al Laigueglia.
    però il "rapporto" Tirreno-Parigi Nizza è al contrario
    in quel caso, spero che la "priorità" venga data alla corsa italiana
    (credo che ASO organizzi la corsa a tappe, giusto?)
  3. Potrebbero cogliere l'occasione per provare in qualche modo a centralizzare e ridistribuire alle squadre almeno una parte dei diritti TV.
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