Wiggins è finito?

In un articolo apparso sul Times, il giornalista australiano Owen Slot si pone alcune domande sul futuro di Bradley Wiggins, che dopo la storica annata del 2012 e questo 2013 che doveva suggellare in bellezza una carriera esemplare invece si sta trasformando in un triste epilogo.

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A quanto pare la Sky avrebbe offerto un estensione di contratto a Chris Froome sino al 2014, facendo credere che il team inglese stia pensando ad un futuro interamente focalizzato sul corridore kenyano/britannico, 28 anni, che dopo i piazzamenti a Tour e Vuelta degli anni passati quest anno sta puntando al colpo grosso del Tour de France, dopo aver già messo in cassaforte il Dauphiné con netta superiorità.

Al contrario, Wiggins compirà 34 anni l’anno prossimo, ultimo anno di contratto con la Sky, il che non depone certo a suo favore o a progetti a lungo termine da parte della squadra. Tra l’altro Wiggins è ancora alle prese con una tendinite ad un ginocchio che gli ha fatto saltare il Tour de Suisse.

Quali sono quindi i progetti di Wiggins per questo 2013 dopo la dèbacle al Giro d’Italia e gli scarsi risultati complessivi della stagione? In un primo momento si pensava logicamente alla Vuelta, ma pare che Wiggins si sia rifiutato di correrla, non a torto tutto sommato, visto che il percorso è pieno zeppo di montagne come poche volte prima d’ora, e contro gli scalatori spagnoli Bradley non potrebbe molto, soprattutto con una sola cronometro individuale prevista.

Pare quindi che i suoi obbiettivi siano il Giro della Polonia e l’Eneco Tour. Obbiettivi sicuramente minori. O forse solo preparatori al mondiale di Firenze, ma si sta parlando ovviamente di quello a cronometro, non certo quello in linea,

Owen Slot fa notare anche che Wiggins non è particolarmente “malleabile” nella scelta dei suoi piani di allenamento e che è abbastanza incostante nelle prestazioni con anni eccellenti inframmezzati ad anni più scadenti. Al contrario di Froome che è molto più trattabile e più costante nei risultati, perlomeno da quando è giunto a maturazione. Il tutto forse anche in ragione della differente struttura fisica dei due atleti. Wiggins coi suoi 190cm di altezza per essere competitivo nei grandi giri deve mantenere un peso (69kg) che lo fa stare sempre in un equilibrio più che delicato. Insomma per la Sky Froome sarebbe una scelta più logica come leader.

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La domanda alla fine nasce spontanea: se Froome quest anno vincesse il Tour, che chances avrebbe Wiggins di essere ancora il leader della Sky in questa corsa? E viste le caratteristiche tipiche di Giro e Vuelta, quali potrebbero essere le sue possibilità di fare bene in queste corse? Soprattutto ora che si vocifera che la Sky per l’anno prossimo voglia Richie Porte leader al Giro.

Restano le parole di Shane Sutton, DS della federazione Britannica, secondo cui Wiggins “deve ritrovare la strada e trovare nuovi obiettivi”.

Già, ma quali?

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