Stavolta non ha sbagliato i tempi Wout Van Aert, vincendo in volata l’8^ tappa del Tour de France, Dole-Lausanne (186,6km), e completando il proprio album di vittorie in contesti diversi, avendo vinco oggi una tappa che in teoria sarebbe stata ideale per quelli che all’estero vengono chiamati finisseur o puncher, ovvero i corridori con lo scatto esplosivo in arrivi in salita (Valverde, Alaphilippe, Gilbert & c.).
Dietro di lui Michael Mattheews (BikeExchange) e, manco a dirlo, Tadej Pogačar (UAE), il quale rosicchia altri 4″ su Jonas Vingegaard grazie all’abbuono per il terzo posto.
Anche oggi qualche valoroso, Mattia Cattaneo (QuickStep) combattivo del giorno, ha messo fuori il naso per tentare la fuga, ma le squadre dei pezzi grossi, Jumbo e UAE in testa, non sembrano per il momento voler lasciare nemmeno le briciole, controllando la corsa non solo per tenere al riparo i propri capitani, ma per vincere ogni tappa. In sole 8 tappe Van Aert e Pogačar ne hanno già vinte la metà, due a testa (3 secondi posti di Van Aert ed un terzo di Pogacar).
Wout van Aert ha vinto due tappe per la terza edizione consecutiva del Tour. Nel 21° secolo ci erano riusciti altri 3 corridori: Robbie McEwen (2 tappe nel 2004, 3 nel 2005, 3 nel 2006), Mark Cavendish (almeno 2 vittorie in tutte le edizioni dal 2008 al 2013) e… Tadej Pogacar.
Ottava vittoria di tappa in carriera per Van Aert, che raggiunge proprio Pogačar anche lui a 8, e maglia verde praticamente già vinta, essendo a soli 45 punti dai 300 che di solito bastano per portarsela a casa. 115 più del secondo in classifica, Fabio Jakobsen (Quickstep).
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