I dubbi e le certezze di Bernal

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È lo stesso Egan Bernal (Team Ineos), in un’intervista a El Pais, ad andare oltre la solita retorica: “Parlandone ora è molto facile dire che non ci saranno problemi, che tutto andrà bene, bla, bla, bla, e forse le cose si complicheranno sulla strada, ma al momento non c’è motivo per palarne e spaccarmici la testa“.

La questione è ovviamente la gerarchia sulle strade del Tour de France. Bernal è il campione uscente, ma dovrà vedersela con le lecite ambizioni di Geraint Thomas e Chris Froome, che presumibilmente saranno al loro ultimo tentativo serio per conquistare la maglia gialla. Froome a dispetto dei postumi dell’incidente e dell’età, Thomas anche per l’età, e come da lui stesso confermato, perché vuole tentare la vittoria in qualche classica prima del ritiro nel 2022.

Dave Brailsford, il Team Principal della Ineos, diplomaticamente, dice che sarà proprio la strada a dare il giudizio su chi dovrà essere capitano, ma Bernal in particolare non può aspettare sino ad allora per impostare la propria stagione, tanto più che il Giro d’Italia ha già Carapaz come capitano:

Sempre Bernal: “Dave è una persona molto molto intelligente e sa come organizzare le cose molto bene in modo che tutti siano contenti al Tour. Quando saremo al Tour finché avremo protezione nelle tappe piatte, una volta arrivati in montagna, io, Thomas e Froomey comunicheremo relativamente facilmente, e lo dico per davvero. E poi il Tour è cosi duro che non puoi far finta che le cose vadano bene quando vanno male. Se uno di noi sarà più forte dell’altro vedremo, ma la squadra prenderà la sua decisione (schiocca le dita -ndr-) perché non lascerà scapparci il Tour. Al momento so che ho due ottimi compagni di squadra, ognuno dei due ha vinto il Tour e meritano tutto il rispetto del mondo, come lo merito io”.

Anche sulla ventilata possibilità della doppietta Giro-Tour Bernal ha le idee chiarissime: “Dopo il Tour ero morto. Preferisco stare calmo, ho molti anni davanti a me ed il Giro è una gara che mi piace molto. Ho vissuto in Italia per due anni e ce l’ho nella testa, ma capisco la squadra.” Appuntamento col Giro al 2021.

 

 

 

Commenti

  1. Brest:

    alla ineos vogliono il quinto tour per froome, a bernal hanno detto che deve fare il mulo per l'inglese e lui me sa che abbozza, ma n'se sa mai e magari sulle alpi sbrocca e stica.
    Alla Ineos vogliono il Tour punto. Non gli interessa con chi. Lo hanno già dimostrato lo scorso anno con Bernal/Thomas e 2 anni fa con Thomas/Froome. Non a caso li portano tutti e 3.
  2. Beh sì, negli ultimi anni Sky/Ineos ha letteralmente dominato, ma quest'anno anche la Jumbo è quanto mai pericolosa (pur con Dumoulin ancora in alto mare, ma del resto anche sulle condizioni di Froome non c'è ancora molta certezza) e quindi mai come quest'anno l'esito si presenta sulla carta incerto. Certo che presentarsi coi vincitori degli ultimi 3 Tour tutti insieme non è cosa da poco :shock:
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