Dan Bigham ha stabilito il nuovo record dell’ora

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Il ciclista britannico Dan Bigham ha battuto il record dell’ora UCI a Grenchen, in Svizzera, questo pomeriggio, superando il record esistente di 55.089 chilometri stabilito dal belga Victor Campenaerts in quota ad Aguascalientes in Messico nel 2019 con circa mezzo minuto di anticipo e stabilendo un nuovo punto di riferimento con la distanza di 55.548 km.

Campenaerts era tra migliaia di spettatori che esultavano per il tentativo di Bigham mentre guardavano un live streaming ospitato sul canale YouTube della Ineos Grenadiers, squadra nella quale Bigham lavora come “esperto delle prestazioni” (Performance Engineer).

Il tentativo di record di Bigham si è svolto sulla stessa pista dove l’anno scorso l’inglese ha stabilito il nuovo record britannico di 54,723 km, superando i 54,526 km stabiliti da Sir Bradley Wiggins al velodromo di Lee Valley nel 2016, quando a sua volta aveva battuto il record dell’ora detenuto allora da Alex Dowsett.

Bigham ha fatto il record su un protototipo Pinarello utilizzando il rapporto 64×14.

Commenti

  1. Wow, sapevo che si stava preparando ma non avevo letto del tentativo. 64/14, ha tenuto circa 97 rpm, bassissimo per un record dell'ora. In genere si considera che circa 105 rpm siano ottimali per la maggior parte degli atleti, forse anche di piú a questi livelli. Certo che se è il performance engineer della ineos non avrà fatto le cose a caso, sarebbe interessante se facesse dei commenti a riguardo... E magari ci lasciasse pure gustare la mela proibita del wattaggio


    Secondo me scelta del velodromo assolutamente ottimale.
  2. andry96:

    Comunque non credo sia un caso che questo atleta/ingegnere abbia fatto prove così, con una bici, ruote e componenti prototipo, potrebbe aver aperto la strada al suo compagno di squadra
    Sarebbe davvero molto generoso. Io penso che (se avessi le gambe), inizierei con questa nobile idea, e finirei per ingolfargli i mozzi pur di tenere il record :)

    Comunque un record del genere non si fa solo coi dettagli. Deve avere delle doti fisiche eccezionali. Magari guadagna di piú (e sicuramente rischia meno) facendo quel che fa, magari manca di altre doti atletiche per correre su strada o su pista. Ma per ftp e controllo della posizione, è senz'altro un fenomeno
  3. Bigham non e che non abbia corso eh. Alla fine il motore lo ha, però stiamo parlando di uno che è anche laureato (ingegnere) e che probabilmente non ha mai in vita sua dato il 100% del suo tempo, impegno e risorse all’allenamento (tantomeno ora che lavora per la Ineos).
    Per chi non l’avesse visto, c’è un video di qualche anno fa, mi pare di Cycling Weekly, dove si narra la storia di Bigham e i suoi colleghi, che da completi underdogs hanno iniziato a vincere di tutto in velodromo sotto la bandiera della Repubblica di Derbados (gioco di parole tra Barbados e Derby, che si pronuncia Darby, luogo di provenienza dei giovani).
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