Geometrie bici: Stack e Reach

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Il posizionamento in bici è uno dei temi più trattati e oggetto di dubbi ed incertezze quando si tratta di comperare una nuova bici.

La confusione, aldilà dell’identificare le misure giuste in base alle nostre quote antropometriche, è quella di orientarsi oggi in un mercato che non propone più solo “bici da corsa”, ma si è evoluto in un’offerta che oggi comprende bici di categorie differenti, come bici da salita, aero, endurance, sino ad arrivare a ciclocross e gravel. Ognuna di queste categorie presenta caratteristiche geometriche proprie.

Due misure che sono apparse da un po’ di anni, inizialmente grazie al brand canadese Cervélo, sono stack e reach. E sono due misure che oggi sono importanti per considerare la taglia di una bici.  Cosa sono?

Stack: é la distanza verticale tra il centro del movimento centrale ed il punto centrale sulla parte superiore del tubo sterzo. In italiano potrebbe essere definito come “lo sviluppo verticale della parte anteriore del telaio” (D.Fumagalli, 2020).

Reach: è la distanza orizzontale tra il centro del movimento centrale ed il punto centrale sulla parte superiore del tubo sterzo. In italiano potrebbe essere definito “l’allungo”.

Quindi stack e reach sono le distanze verticali e orizzontali tra gli stessi due punti.

Queste misure non definiscono tutte le caratteristiche geometriche di una bici, ma servono come misure basilari per capirne la categoria di utilizzo e confrontare bici diverse per capire se ci sono adatte. Questo perché bici della stessa categoria e della stessa taglia nominale, ad esempio 54 o M, possono differire anche notevolmente tra loro. Lo stack ed il reach danno un’indicazione immediata e di facile comprensione per determinare se su una bici saremo più “bassi e lunghi” o “alti e raccolti” ad esempio.

Ecco per comparazione stack e reach per taglia di telai “da salita”, aero (proposta in una taglia in meno) e endurance di uno stesso brand (Cervélo):

Altro fattore importante è l’evoluzione dei materiali. Una volta le bici tradizionali montavano copertoncini o tubolari da 23mm (o meno) e non vi erano grandi altre opzioni. Oggi le bici si stanno orientando sui freni a disco e coperture sempre più grandi, da un minimo di 25mm sino ad anche 30 o 32mm. Per poter accogliere queste coperture e lasciare sufficiente “luce” tra forcella e coperture (il minimo indicato ai costruttori è 4mm) le forcelle sono state allungate, accorciando i tubi sterzo. Una volta lo standard  di lunghezza delle forcelle era 370mm, ma oggi non più, quindi ad esempio, considerare la misura del tubo sterzo può essere fuorviante nel considerare la taglia.

Altro motivo per cui stack e reach sono importanti da considerare sotto questo aspetto è la tendenza sempre più frequente di montare bici con manubri integrati (a loro volta con misure, drop e reach, variabili, idem la lunghezza e l’angolazione degli attacchi manubrio) forniti assieme ai telai. E l’integrazione di questi con il telaio, quindi con spessori specifici, non sempre facili (o economici) da sostituire.

foto: BMC

Ovviamente stack e erach sono solo due misure tra le svariate che compongono la geometria di una bici e ne possono variare il comportamento (angolo tubo sella, angolo sterzo, etc.etc.), ma stack e reach danno appunto indicazioni immediate e facilmente comparabili. Ad esempio: per un dato reach, uno stack maggiore darà una posizione in sella più rialzata/verticale e “comoda”, mentre a parità di stack un reach maggiore darà una posizione più allungata e distesa, con le mani in posizione più avanzata. Queste differenze hanno chiaramente un’influenza sul comportamento della bici e la sua guidabilità, cambiando la distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore.

Recentemente alcuni brand (Canyon) stanno proponendo queste misure in una nuova declinazione, ovvero Stack+ e Reach+. Considerando lo stack+  la distanza verticale tra movimento centrale e parte superiore del manubrio; e Reach+ la distanza orizzontale tra movimento centrale e centro della parte superiore del manubrio.

Molto semplicemente in questo modo si da la possibilità di comparare le misure delle bici montate, e non solo dei telai nudi, prendendo in considerazione la componentistica montata, come appunto la quantità di spessori sotto l’attacco manubrio, l’angolo di quest’ultimo, la lunghezza dell’attacco manubrio, etc.

Ursus.it

Stack e Reach sono quindi due parametri utili, oggi soprattutto, per identificare il tipo di bici e di posizione relativa che si vuole adottare in sella. Fermo restando che poi il reach è comunque una misura facilmente variabile tramite la lunghezza dell’attacco manubrio o le misure del manubrio e delle leve. Già solo tra questi componenti ci possono essere differenze maggiori tra i reach di taglie diverse dello stesso telaio. Più complicato variare lo stack.

 

 

Commenti

  1. conc2336:

    Vediamo se ho compreso il reach, ipotizzando che la posizione in bici sia corretta e dovessi cambiarla e replicarla dovrei
    settarla così?

    Bici vecchia reach 540 stem da 100
    Bici nuova reach 530 stem da 110
    Credo sia così semplice soltanto a parità di angolo tubo sella e con lo stesso manubrio (ovvero con stesso reach), altrimenti è un pò più complicato. Se ho capito bene, non ci giurerei.
  2. Ciao a tutti !
    Trovo molto interessante questa discussione, e vorrei chiedere una delucidazione ai più esperti su come confrontare le misure e le geometrie su bici diverse (e dalla concezione diversa).

    Attualmente pedalo su una Triban RC120 in taglia XS
    Misure:
    Verticale 450
    Orizzontale 525
    Sterzo 125
    Angolo sterzo 71,5°
    Angolo verticale 74,5°
    Wheelbase 1001
    Stack 539
    Reach 376
    Stem 80

    Queste le mie misure:
    “Altezza” 156 cm
    Cavallo 70
    Busto 55

    Ho la sella del tutto avanzata (seguendo il metodo del filo a piombo) e ho dovuto spostare le corna del manubrio un po’ più vicino per guadagnare forse 1,5 cm per sentirmi meno “lunga”. Se uso il metodo, suggerito da qualche forumendolo, di stare in presa alta cercando di formare un angolo di 90° fra avambraccio-braccio e braccio-busto, sono un po’ allungata (l’angolo è più aperto, 95°-100°?). - Ok, non so quanto una misurazione del genere possa essere indicativa su un tipo di bici rilassata, comunque...

    Da un po’ ho il ghiribizzo di puntare ad una bici con una geometria un po’ più corsaiola, così mi capita di confrontare le misure di diverse bici chiedendomi se potrebbero fare per me. E il punto che ho sempre considerato dirimente è l’orizzontale che pens(avo) dovesse essere per forza minore dell’attuale, quindi un 51 o anche 50.

    In questi giorni ho adocchiato la Van Rysel EDR AF, che viene in taglia XS da uomo o anche in XXS nella versione femminile. Queste le loro misure a confronto:

    VAN RYSEL EDR AF XS
    Verticale 485
    Orizzontale 530
    Sterzo 105
    Angolo sterzo 72°
    Angolo verticale 74°
    Wheelbase 976
    Stack 520
    Reach 381
    Stem 80

    VAN RYSEL EDR AF XXS (Women)
    Verticale 475
    Orizzontale 510
    Sterzo 105
    Angolo sterzo 71°
    Angolo verticale 74°
    Wheelbase 963
    Stack 519
    Reach 361
    Stem 60!!
    Pedivelle 165

    - È chiaro che con entrambe le taglie avrei meno fuorisella di ora: ma con la mia “altezza” o così o orizzontale super-sploping (che non adoro)... la coperta credo sia moolto corta.
    - L’orizzontale in taglia XS della EDR è “solo” 5 mm più lungo della RC120, MA, sentendomi già ora lunga, non sarebbe deleterio?
    - Lo stack diverso incide in qualche modo sul discorso “lunghezza”? Nel senso che una bici corsaiola (correggetemi se sbaglio) dovrebbe portare ad una posizione più allungata e con più dislivello sella-manubrio, dunque avrebbe senso barattare un reach di 5 mm minore per avere una posizione più “aggressiva”? Ha senso il mio iniziale ragionamento sull’orizzontale di una misura specifica (50,51) - perché ci sono delle misure antropometriche da cui non si può scappare - o cominciando a pensare al rapporto dinamico stack-reach cominciano a subentrare dei “dipende”?

    Confronto RC120 XS vs VAN RYSEL EDR XS perché sono la stessa taglia e forse rende più facile capire come interpretare le diverse misure. La XXS femminile è quella che di primo acchito mi sembrerebbe la più adatta alle mie misure... ma è davvero così?

    Scusate la prolissità,
    E grazie a chiunque avrà tempo voglia e gentilezza di rispondermi :)
  3. Iblīs:

    Ciao, intanto grazie della risposta e dei chiarimenti, gentilissimo!

    Quindi mi consigli di partire con lo stabilire misure precise:

    Orizzontale: 50-51
    Angolo piantone: tendenzialmente >74° (che dovrei comunque rapportare alla lunghezza del tubo verticale. Es. Ora ho un ST 450, con angolo piantone 74,5°. Con una bici da ST 430 avrei più fuorisella, dunque la sella sarebbe più spostata all’indietro facendomi “allungare”, cosa che dovrebbe essere quindi compensata con un angolo piantone più aperto, es. 75°, giusto?)

    Una volta stabiliti questi due punti, posso confrontare stack e reach di due modelli/marche diverse e tendenzialmente preferire quella con stack maggiore in assoluto(dovrei essere longilinea)? O quella con rapporto stack/reach più tendente all’alto (>1,4)?

    Esempi a caso, partendo da orizzontali simili:

    Specialized Allez
    Tg 44
    TT 501mm
    ST 430mm
    ST angle 75,25°
    Stack 516mm
    Reach 365mm
    S/R 1,41
    Stem 70

    Canyon Endurance WMN Disc
    Tg 3XS
    TT 495mm
    ST 402mm
    ST angle 73,5°
    Stack 502mm
    Reach 347mm
    S/R 1,44
    Stem 80

    Liv Avail
    Tg XXS
    TT 502mm
    ST 375mm
    ST angle 75°
    Stack 522mm
    Reach 362mm
    S/R 1,44
    Stem 70

    Enviliv Advanced 2
    Tg XXS
    TT 500mm
    ST 430mm
    ST angle 75°
    Stack 505mm
    Reach 365mm
    S/R 1,38
    Stem 70

    Confrontando le misure di più modelli come in questo caso, su cosa dovrebbe ricadere la mia preferenza? Un S/R tendente verso l’alto (quindi in questo caso Canyon o Liv Avail)? altrimenti con il busto corto il rischio è che “non ci arrivi”? Ho capito bene?
    La lunghezza del piantone non influisce assolutamente sulla scelta dell'angolo sella, che sia più o meno lungo non cambia nulla in questo senso
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