Giro 2020: Festa portoghese a Roccaraso

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[Comunicato stampa] Tappa e Maglia Azzurra per Guerreiro, Almeida difende la Rosa. Domani primo giorno di riposo.

Roccaraso (Aremogna), 11 ottobre 2020 – Ruben Guerreiro ha regalato la seconda vittoria di tappa in questa edizione della Corsa Rosa all’EF Pro Cycling. Il portoghese ha regolato il compagno di fuga Jonathan Castroviejo (Team Ineos Grenadiers) sul traguardo in salita di Roccaraso (Aremogna). Con questo successo Guerreiro indossa la Maglia Azzurra mentre il suo connazionale, Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step), conserva la Maglia Rosa nonostante abbia perso 18 secondi nei confronti di Wilco Kelderman (Team Sunweb), adesso secondo della generale.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Ruben Guerreiro è il secondo portoghese vincitore al Giro d’Italia dopo Acacio da Silva (5 tappe dal 1985 al 1989).
  • Joao Almeida è diventato il corridore portoghese con il maggior numero di giorni in testa a un grande giro (7), davanti ad Acacio Da Silva (4 al Tour e 2 al Giro) e Joaquim Agostinho (5 alla Vuelta).
  • Primo podio di tappa al Giro per Castroviejo e secondo podio per Mikkel Bjerg dopo il 3° posto nella cronometro di Palermo.

RISULTATO DI TAPPA
1 – Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling) – 208 km in 5h41’20”, media 36.563 km/h
2 – Jonathan Castroviejo (Team Ineos Grenadiers) a 8”
3 – Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates) a 58″

CLASSIFICA GENERALE
1 – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step)
2 – Wilco Kelderman (Team Sunweb) a 30”
3 – Pello Bilbao (Bahrain – McLaren) a 39”
4 – Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling Team) a 53″
5 – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) a 57″

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Arnaud Demare (Groupama – FDJ)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step), indossata da Harm Vanhoucke (Lotto Soudal)

CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Ruben Guerreiro: “Per me questo successo significa tantissimo, sono solo al mio secondo grande giro. Dopo una partenza a tutta ero felice già di essere entrato nella fuga. Castroviejo si è dimostrato il più forte nei tratti pianeggianti, quindi sapevo di dover risparmiare un po’ di energia per provare a batterlo all’ultimo chilometro. Joao Almeida è come un fratello per me. Abbiamo corso entrambi per la squadra di Axel Merckx. È fantastico per il nostro paese ottenere successi di tappe e portare le Maglie Azzurra e Rosa al Giro d’Italia”.

La Maglia Rosa João Almeida: “Ero pronto al peggio, anche perdere la Maglia Rosa. Ho sofferto molto ma ho lottato per i miei compagni di squadra perché anche oggi hanno fatto un lavoro incredibile per me. Voglio continuare a dare il massimo per la mia squadra e per il mio paese, il Portogallo. Se devo festeggiare qualcosa con Ruben Guerreiro, sarà dopo il Giro perché per ora restiamo concentrati sulla corsa”.

Commenti

  1. samuelgol:

    Kelderman si iscrive ufficialmente fra i favoriti di questo Giro. Va anche benino a crono.
    In Fulgsang credo meno.
    Fuglsang recentemente si è "lamentato" che Nibali lo marca a uomo in ogni occasione, e che Alexander Schefer, Ds della Astana, è preoccupato che tra i due finisca come tra Nibali e Roglic l'anno scorso al Giro. E che già al Giro dell'Emilia Nibali gli stava incollato, tanto che Fuglsang gli ha ricordato che il loro capitano era Vlasov e non lui nell'occasione, ma Nibali gli ha risposto "va bene cosi" (e poi ha vinto Vlasov).
    Il danese ha detto anche Nibali manco lo saluta, seppure lui gli abbia fatto da gregario per 4 anni e si conoscano molto bene: "sembra sia più facile competere uno contro l'altro per me che per lui".
  2. Ser pecora:

    Fuglsang recentemente si è "lamentato" che Nibali lo marca a uomo in ogni occasione, e che Alexander Schefer, Ds della Astana, è preoccupato che tra i due finisca come tra Nibali e Roglic l'anno scorso al Giro. E che già al Giro dell'Emilia Nibali gli stava incollato, tanto che Fuglsang gli ha ricordato che il loro capitano era Vlasov e non lui nell'occasione, ma Nibali gli ha risposto "va bene cosi" (e poi ha vinto Vlasov).
    Il danese ha detto anche Nibali manco lo saluta, seppure lui gli abbia fatto da gregario per 4 anni e si conoscano molto bene: "sembra sia più facile competere uno contro l'altro per me che per lui".
    Se lo marca a uomo, c'è da dire che ieri la marcatura è stata Zemaniana più che Trapattoniana. Sul pechè non lo saluti, francamente non capisco, anzi non so, anche perchè lui non lo dice e la campana di Nibali non la sappiamo. Magari non è manco vero. Di certo a uno che marca me, mentre il capitano è un altro della mia squadra, non gli direi che il capitano è l'altro. Mi sembra come minimo uno scoprire inutilmente le carte....lascerei a maggior ragione che marchi me.
    Che poi uno abbia un occhio per quello che ritiene l'avversario più pericoloso, ci sta, se quest'occhio diventa condizionante troppo, finiscono a mostrarsi le bacheche mentre un altro vince. Io come detto, vedo più pericoloso Kelderman. Fulgsang è certamente più solido e di nome, ma ha 35 anni, e la sua storia dice che nei GT ha fatto risultati appena discreti (al loro livello). Kelderman è più giovane, più di "prospettiva" anche se non giovanissimo e a crono va bene, oltre ad avere già un gruzzoletto di secondi da parte. E mi sembra avere una squadra" attiva" e all'arrivo ieri è arrivato primo dei big (se tali li si può definire) anche se con subito il danese attaccato. Poi ognuno fa le tattiche che crede.
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