Il futuro è dello sport all’aria aperta

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Guardare in avanti è l’unico modo per non cadere in depressione da quarantena. Per noi ciclisti ancora di più, visto che in diversi Paesi, fra cui l’Italia, è vietato praticare sport all’aperto. Sbeffeggiati, additati a nemico pubblico numero uno, sgridati da concittadini frustrati, ora chiusi in casa insieme a runner e chiunque altro volesse ossigenare il cervello nel rispetto delle norme antivirus.

Gli untori che praticano sport hanno però davanti a sé una rivincita enorme: anche chi ci dà contro si troverà a fare i conti con un modo di vivere che non sarà più lo stesso di prima, perlomeno fin quando non verrà trovato un vaccino. Palestre, spogliatoi, eventi al chiuso con tanta gente, sono tutti destinati ad essere ignorati a lungo per paura del contagio.

Il modo più sicuro per muoversi sarà quello di stare all’aria aperta, lontano dagli altri. Proprio come fa chi va in bici da corsa. Magari noi dovremo stare attenti alle uscite di gruppo, ciò non toglie che non è un problema rispettare la distanza sociale mentre si pedala. E voi, sceriffi da balcone ed isterici al volante, vi dovrete adattare o rassegnarvi ai vostri travasi di bile mentre ingrassate e rinstupidite davanti al televisore.

 

Commenti

  1. jack75:

    La foto della tremola mi fa scendere una lacrima, non vedo l'ora che arrivi l'estate, spazzi via tutto questo casino e che la gente possa finalmente tornare a gioire delle proprie passioni, che sia la bici, la corsa, il giardinaggio, l'aperitivo con le persone care.
    Mah...avanti di questo passo la vedo difficile. Spero vivamente di essere smentito dai fatti.
  2. Vorrei essere ottimista come chi ha scritto l'articolo, ma temo che, con la campagna martellante di queste settimane, il marchio dell'untore, quelli che fanno sport all'aria aperta, se lo porteranno dietro per molto tempo.
  3. io credo che almeno ci arrivino a far capire che lo sport in solitaria non e' pericoloso....per le nostre uscite di gruppo ci sara' tempo....ma proibire il solitario e' ora di finirla
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