Il postino volante

Quanti amatori hanno pensato a cosa potrebbero fare in una gara contro dei professionisti?

Tanti pensano che queste categorie non dovrebbero mai incontrarsi, se non a parità di allenamento, riposo, stipendio, preparazione, etc…

Qualcuno la pensa diversamente, come Matt Bottrill, un “amatore evoluto” che si è tolto qualche soddisfazione anche contro la categoria dei Pro.

2013_25Champs_Bottrill

Matt Bottrill è inglese e fa il postino. A tempo pieno. Consegnando la posta in bicicletta riesce a fare tra i 12 ed i 16 km al giorno, circa 80km alla settimana “per lavoro”, a cui aggiunge ovviamente gli allenamenti, che però raramente superano le 10h settimanali. Essere padre di 2 gemelli di 4 anni non aiuta.

post-bike

Il vantaggio è che si concentra praticamente solo sulle cronometro, quindi, grazie ad un preparatore ed all’uso del misuratore di potenza, riesce ad essere il più “specifico” possibile ed ottimizzare i propri allenamenti.

Alcuni dei vantaggi più significativi di cui può disporre a suo parere sono il correre per una squadra molto “professionale” come il Drag2Zero team, una squadra molto concentrata sulle cronometro visto che il fondatore e proprietario è Simon Smart, ingegnere aerodinamico che ha lungamente lavorato in F1 (Mercedes) oltre che essere il progettista della Giant Trinity, della Scott Foil e dei cerchi Enve, e che ora gestisce 2 gallerie del vento in UK, una di proprietà della Mercedes ed una in cui molti professionisti ed amatori delle cronometro ottimizzano la loro posizione. E come altro vantaggio quello di avere alcuni sponsors, in primis l’importatore inglese di Giant, Enve e Bont che gli forniscono materiale “di prima scelta”. Ma niente “stipendi” aggiuntivi però.

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La bici con cui ha corso i campionati nazionali. La lenticolare posteriore è un prototipo che sta sviluppando Smart e che potrebbe essere la prossima lenticolare di Enve. 880gr.

 

Chissà cosa potrebbe fare Matt se potesse allenarsi “fulltime”. Non molto più di quello che fa ora a sentire lui, visto che sa di non essere a livello dei professionisti e pure tra gli “amatori” qualcuno gli da la paga, come Michael Hutchinson, un cronoman che ha pure tentato (invano) il record dell’ora (la storia del suo tentativo l’ha raccontata in un libro molto carino). Però non se la prende, anzi, dice che per lui è un onore ed uno stimolo poter competere con gente come Wiggins, anche se sa che sono di un’altra categoria.

In Inghilterra con questa gente ci ha corso spesso, visto che i suoi risultati nelle varie crono nazionali gli danno da anni accesso ai campionati nazionali di specialità.

E quello del 2013 è stato un campionato speciale per lui. Perché si è classificato 2° assoluto. Dietro nientemeno che Alex Dowsett (Movistar), vincitore di una tappa a crono al Giro d’Italia, che ha vinto nonostante una caduta che gli ha causato escoriazioni e necessitato il cambio della bici, facendogli perdere 1′ ca. Ma permettendogli comunque di vincere con 20″ di vantaggio su Matt. Il quale però è riuscito a tenere dietro anche se solo per 1″ un professionista come Ben Swift (Sky), (anche se è uno sprinter e non uno specialista delle prove contro il tempo).

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