Johan Bruyneel squalificato a vita

Johan Bruyneel, ex manager della USPostal, Discovery Channel e di Lance Armstrong è stato squalificato a vita.

L’ex professionista belga era stato squalificato per 10 anni dalla American Arbitration Association (AAA) nel 2012 per aver aiutato ed incoraggiato i corridori della Us Postal e della Discovery Channel a doparsi. Bruyneel era ricorso in appello, ma il tribunale arbitrale dello sport di Losanna (TAS) ha esteso la squalifica a vita.

Il TAS ha anche squalificato a vita il medico di squadra Pedro Celaya Lezama, mentre l’allenatore Jose Marti è stato squalificato per 15 anni.

Bruyneel, in una lettera aperta, ha dichiarato:

Voglio che sia chiaro che comprendo ed accetto pienamente il fatto di aver commesso molti errori nel passato. Ci sono molte cose che avrei potuto fare diversamente, e ci sono alcune azioni che rimpiango profondamente. Il periodo in cui ho vissuto come corridore e direttore di squadra è stato molto diverso da oggi. Senza entrare in dettagli voglio semplicemente osservare che all’epoca eravamo tutti bambini che affrontavano le tentazioni ed i guasti che erano parte della cultura del tempo. Non abbiamo sempre fatto le scelte corrette“.

La sentenza del TAS recita: “Tra il 1997 ed il 2007 i signori Bruyneel, Marti e Celaya hanno preso parte ad un elaborato e riuscito schema di doping, con il sig. Bruyneel a capo di una moltitudine di violazioni per doping ed i Sig.ri Marti e Celaya come indispensabili partecipanti in questo diffuso programma di doping. Il TAS conclude all’unanimità che viste le circostanze la squalifica a vita sia una sanzione appropriata per i sig.ri Bruyneel e Celaya e che il periodo di squalifica di 15 anni sia appropriato per il sig. Marti“.

Bruyneel ha sempre contestato la giurisdizione dell’USADA, l’agenzia antidoping statunitense che ha redatto il caso nei suoi confronti, essendo cittadino belga residente in Spagna. Oltre alla disparità di trattamento nei confronti di alcuni corridori della US Postal (in particolare Vjaceslav Ekimov, ora Team Manager della Katusha)

 

Bruyneel, su Twitter ha aggiunto: “L’intero processo è stato molto difficile, e molto doloroso e complicato per me personalmente da accettare, ma dopo molto tempo è venuta l’ora per me di andare oltre. Posso finalmente chiudere questo capitolo e concentrarmi sulle cose positive nel mio futuro. Dopo tutto quello che è successo, e ripeto, ho molte cose su cui recriminare, continuo ad amare il ciclismo con la stessa passione ed intensità con cui me ne sono innamorato da ragazzino di 14 anni. A dispetto della decisione del TAS è un mio obiettivo continuare a contribuire e far crescere il mio sport e renderlo migliore negli anni a venire“.

Il profilo Twitter di Bruyneel recita tutt’oggi: “Orgoglioso ex-manager del mio caro amico Lance Armstrong, vincitore di 7 Tour de France. Non sono un ipocrita  ”

 

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