Photo: Bart van Overbeeke.

Le moto possono falsare le corse

Recentemente sono proprio i corridori ad essersi lamentati che spesso c’è un utilizzo scorretto delle moto nelle gare. La cosa è nota da decenni, ma non ha mai interessato granché il pubblico. Tuttavia un utilizzo delle moto davanti uno o più corridori può dare notevoli vantaggi, facendo arrivare una fuga o facendo rientrare un attardato.

La cosa non ha avuto riscontro particolare perché, come evidente dai recenti sviluppi riguardo le bici aero, le questioni aerodinamiche sono molto mal capite e ancora più sottovalutate: “i vantaggi per noi amatori sono minimi” uno dei refrain più in viga.

Il politecnico di Eindhoven si è lanciato sull’argomento, ed ha provato che invece i vantaggi sono notevoli, e possono facilmente falsare un risultato.

L’équipe del prof. Bert Blocken, impegnata nel “Drafting Project” ha misurato in galleria del vento gli effetti della scia delle moto su un ciclista a varie distanze.

Photo: Bart van Overbeeke.

I risultati, su strada piatta in assenza di vento, indipendentemente dalla velocità a cui si muove il ciclista, sono questi:

48% di riduzione della resistenza all’aria ad una distanza di 2,5mt dalla moto.
– 23 % a 10 mt
– 12 % a 30 mt
– 7 % a 50 mt

Nel caso di una cronometro individuale, con una velocità media di 54km/h i vantaggi sono enormi:

– 12”7 decimi a kilometro ad una distanza di  2,50 mt dietro la moto
– 5”4 a 10 mt
– 2”6 a 30 mt

In caso ci sia vento contrario questi valori aumento ancora di più.

Le conclusioni del prof. Bert Blocken son che “il vantaggio aerodinamico è superiore a quello che ci aspettavamo”.

Lo studio si è svolto in collaborazione con l’università di Lovanio, in Belgio e la società ANSYS, un’azienda che produce software specializzati nella simulazione informatica. Lo studio infatti si è svolto con due metodologie parallele: i dati ricavati dai test in galleria del vento ad Eindhoven e delle simulazioni informatiche realizzate tramite il supercomputer Cartesius del centro di calcolo nazionale olandese. I risultati sono stati gli stessi.

Va ricordato che in una prova come un grande giro ci sono non meno di 8 moto costantemente attorno ai corridori: riprese tv, fotografo ufficiale, assistenza neutra, commissario, lavagna coi tempi, radio corsa, rifornimento idrico, oltre ad almeno una della polizia.

Photo: Bart van Overbeeke.

 

Ovviamente queste moto non stanno tutte davanti i corridori, ma come dovrebbe essere ormai noto, i vantaggi aerodinamici ci sono anche se le moto stanno dietro i corridori. Infatti il coefficiente aerodinamico migliora anche se c’è un veicolo alle spalle di un corridore. Ad esempio se un corridore sta a ruota ne beneficia anche quello davanti a livello aerodinamico. Un effetto ben conosciuto dalle squadre di inseguimento su pista, le quali pianificano i cambi in modo da ottimizzare le posizioni dei vari corridori in modo da migliorare il cx complessivo del quartetto.

Va detto che l’UCI, conscia di questo fenomeno, sta studiando di sostituire, nei casi possibili, le moto con dei droni.

Almeno fino a quando un nuovo studio non dimostrerà i vantaggi che possono dare questi ultimi.

 

 

 

Articolo precedente

Abbiamo provato il percorso della Granfondo Campagnolo Roma del 13 ottobre

Articolo successivo

Presentazione Cannondale SuperSix EVO 2019

Gli ultimi articoli in Magazine