Il giovane italiano di 20 anni Samuele Battistella ha approfittato del declassamento dell’olandese Nils Eekhoff per salire sul gradino più alto del podio nella corsa in linea U23 ai mondiali nello Yorkshire.
Samuele Battistella ha atteso più di un’ora prima di poter assaporare la vittoria dopo che inizialmente era passato in seconda posizione sulla linea del traguardo dietro Eekhoff. I commissari hanno in quel lasso di tempo rivisto i video della gara riscontrando che l’olandese era rientrato sul gruppo di testa grazie alla scia della vettura della sua nazionale dopo essere caduto a 100km dall’arrivo. Incredulità e lacrime per lui dopo la decisione dei commissari.
Full video of the #eekhoffgate episode
UCI had a 124 kilometers to take action.@nilseekhoff is the 🌈🥇U23 World Champion to me pic.twitter.com/NihEw5cqm4— Alex Rasmussen (@alexfalkeman) September 27, 2019
Battsitella ha quindi battuto a sorpresa due dei principali favoriti della vigilia: il britannico Thomas Pidcock (3°) e lo svizzero Stefan Bissegger (2°).
Battistella il prossimo anno correrà nel World Tour per la NTT, nuovo nome della Dimension Data.
Eekhoff ha vinto la corsa.
Ma ci sono due episodi, spesso dimenticati o (volutamente) ignorati, che sono ancora più clamorosi proprio perché non terminati in squalifica:
- lo stesso Nibali, caduto due volte nel penultimo giro, che rientra in scia all'ammiraglia italiana trainato per almeno 3km. Al suono della campana aveva 1' ed era già lanciato in scia, 2km dopo prima della salita di Fiesole era già in gruppo, fresco come una rosa. Infatti poi scattò. Ovviamente nel frattempo la telecamera aveva staccato.
- Cavendish al Giro 2012 nella tappa di Porto Sant'Elpidio (durissima con vari muri) era staccatissimo e oramai destinato al fuori tempo massimo. Poi la regia RAI staccò e magicamente il buon velocista britannico recuperò addirittura sui primi nei km finali e rientrò nel tempo massimo. Qualche giorno dopo vinse una tappa.
Quello che conta è quello che fanno le telecamere e la regia, altro che valori sportivi.
Altrimenti, se da un lato uno può recriminare che per una foratura viene tagliato fuori dalla gara, dall’altro può fare apposta a simulare un guasto o approfittare di una noia meccanica e farsi una decina di minuti dietro motore mentre gli altri si affaticano a menare da soli, per poi batterli in volata.
Ogni riferimento ad un francese in quel di Sanremo è casuale