Presentazione novità Wilier-Triestina 2018

Wilier-Triestina ha scelto la settimana più calda dell’anno per presentare i nuovi “caldi”prodotti, che per il 2018 non mancano, a cominciare da un ritorno che sarà apprezzato da tutti gli appassionati, ovvero l’iconico colore ramato: #ramatoisback

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Ma cominciamo con la CENTO10AIR Disc: La nuova creazione di Wilier si basa sulla piattaforma della Cento10AIR, con i profili del telaio NACA+KAMM Tail, per massimizzare l’aerodinamica minimizzando il peso. Ogni “tubo” presenta questi profili, compreso il reggisella, che ha una sezione ridotta. La forcella ha i due foderi più lontani dall’asse della ruota, sempre per migliorare l’aerodinamica, oltre ad avere il cavo del freno che passa completamente all’interno.

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La testa della forcella non è piatta, ma sferica alla base del cannotto per migliorare la rigidità del pezzo sottoposto alle sollecitazioni del freno a disco.

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Sempre presente la placchetta rimovibile sul tubo diagonale, per la massima pulizia ed integrazione con le varie versioni di gruppo (DI2, disc, meccanico, etc.).

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Nuovo il supporto del deragliatore anteriore, che ora ha una compatibilità migliore con i vecchi prodotti Shimano con vite interna.

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Molto importante lo studio delle varie taglie ed i tubi relativi per fornire lo stesso grado di rigidità del telaio per tutte le taglie. Tra la taglia XS e la XXL c’è circa 1cm di differenza di diametro del tubo diagonale all’attacco della scatola movimento centrale.

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Perni passanti lo standard: 12×100; 12x142mm. 160mm il diametro dei dischi scelto, sia per l’anteriore e posteriore. I foderi bassi ed alti del carro posteriore sono un unico pezzo per la sinistra e destra.

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Questa bici fa parte del programma Infinatamente, che consente la personalizzazione totale dei colori.

CENTO10 NDR. La proposta per l’Endurance della casa di Rossano Veneto (NDR sta per Endurance). Lo sviluppo di questa bici è iniziato nel 2014, con numerosi prototipi dotati di accelerometri e telemetria per verificare quale fosse la soluzione migliore per il comfort.

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La soluzione di Wilier si chiama Actiflex. Questo sistema si basa su una piccola biella in alluminio che congiunge il triangolo anteriore con il carro posteriore. L’unità ammortizzante è uno speciale tecnopolimero, che ricorda i vecchi elastomeri, ma che funziona (al contrario dei vecchi elastomeri per chi se li ricorda in mtb) dai -40° ai +150°.

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L’unità composta da biella ed elastomero è fissata da due viti. La parte in gomma è disponibile in 3 durezze per personalizzare la risposta del carro ed il grado di assorbimento.

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Il sistema Actiflex consente di isolare il triangolo principale senza incorrere in variazioni di altezza della sella durante la fase ammortizzante (seppur di qualche mm). Questo sistema secondo Wilier consente anche una eccellente rigidità laterale rispetto altri sistemi ammortizzanti. 1080gr il peso del telaio. Il carbonio utilizzato è lo stesso della Cento10Air, solo con in più il sistema ammortizzante e spessori di alcuni tubi maggiorati.

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Anche per questa NDR non ci sono cavi esterni, compreso quello del freno anteriore nascosto nella forcella. La parte anteriore del telaio è praticamente identica a quella della Cento10Air, cambia la parte posteriore.

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Questo telaio è compatibile sia per freni a disco (perno passanti) che per caliper (DirectMount), grazie a dei forcellini posteriori e quelli della forcella sostituibili.

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Anche la NDR ha diametri e spessori dei tubi personalizzati in base alla taglia. Le geometrie sono corrette rispetto la Cento10air, consentendo posizioni un po’ più corte ed alte. O basse, ma senza spessori inutili.

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Stemma e Barra. Oltre al manubrio integrato Alabarda, introdotto l’anno scorso, Wilier presenta lo stesso design in due pezzi, con il passaggio cavi integrato all’interno. 10.5° l’inclinazione dello stem. 4 taglie per l’attacco Stemma, da 90 a 120mm e 3 per la Barra con differenti Reach e Drop.

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La prima impressione di guida è stata quella che ci si attendeva, ovvero una bici ammortizzante al posteriore, ma granitica all’anteriore, ovvero non una bici di categoria Endurance, ma una bici “race” con l’ammortizzatore al posteriore. Ammortizzatore che da giusto qualche mm di escursione e che oltretutto è isolato dal triangolo anteriore, quindi durante la pedalata su asfalto liscio o scattando in piedi sui pedali non si avverte. In più c’è anche la possibilità di personalizzarne la risposta cambiando l’elastomero (ciclisti bassi, ma pesanti o alti, ma leggeri, etc..).

Molto bella (e ben realizzata) la possibilità di avere una bici estremamente versatile e montabile sia rim che disc, in particolare in questo momento per gli indecisi. Oltretutto non rimanendo vincolati agli sganci rapidi, limitanti per una bici disco, ma potendone sfruttare appieno le potenzialità coi perni passanti.

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