Rubate bici per 250 mila euro alla Bottega di Pinarello

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Giovedì 23 novembre scorso, nello storico negozio “Bottega Pinarello” a Treviso, dei ladri si sono impossessati di modelli di alta gamma del valore di svariate centinaia di migliaia di euro. Il bottino è stato stimato intorno a 250 mila euro.

I ladri sarebbero entrati incredibilmente in azione per ben due volte a distanza di 20 ore utilizzando la stessa apertura antipanico. La prima visita è avvenuta alle 3 del mattino di giovedì quando la banda di ladri è arrivata con un furgone nel retro del negozio ed hanno tagliato la rete di recinzione dirigendosi verso la porta antipanico dell’officina. I ladri sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza di cui è dotata la Pinarello. Proprio da quanto emerso dall’analisi dalle riprese acquisite dagli investigatori ad agire sarebbero stati tre uomini incappucciati e con i guanti alle mani per non lasciare impronte. In appena 3 minuti sono riusciti a trafugare 12 biciclette del valore di 150.000 euro. Quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto del furgone e dei ladri non c’era traccia e ai proprietari non è rimasto che fare la conta dei danni.

Però, dopo circa 20 ore i banditi sono tornati. Alle 23 di giovedì quando, dopo aver fatto un altro foro sulla rete e aver di nuovo forzato la porta antipanico dell’officina sempre tre uomini (quasi sicuramente gli stessi autori del furto avvenuto alle 3) sono rientrati in azione. Probabilmente per non lasciare il lavoro fatto a metà ed infatti sono riusciti a rubare altre sette bici per un valore di altri 100 mila euro.

Commenti

  1. Fill:

    Ci sarebbe da valutare impatto riforma Cartabia e la non procedura ufficio contro reati persona e patrimonio...
    Ma comunque sono tempi dove è facile scivolare nella retorica, sia da un lato che da un'altro...
    La questione della procedura d'ufficio SI/NO cavalcata da certa stampa politicizzata per sbandierare una sorta di impunità in realtà inesistente ha preso all'amo un sacco di tonni.
    Nella realtà è una questione che non esiste. Se la vittima del reato contro la persona/contro il patrimonio fa denuncia il reato viene perseguito esattamente come prima. Se uno non ha voglia di farla o ritiene sia inutile farla perchè "tanto quando li pigliano" ignorando che se non li pigliano oggi magari ripetono il modus operandi che se è conosciuto per denunce precedenti dà la possibilità di pigliarli domani grazie a contromisure a monte allora è il singolo che se ne frega e la riforma non c'entra nulla. I perchè di certi provvedimenti andrebbero cercati senza populismo e demagogia.
  2. blues boy:

    Succede molto più spesso di quanto si creda .
    ad esempio per un piccolo negozio con circa 10.000 € di bici elettriche urban (parliamo di 3 nuove e 6 usate), ci sono vetri anti sfondamento, intelaiatura posteriore, sensori di allarme, sistema nebbia e vigilanza, oltre a catene e perni per fissarle...

    possibile che per importi così importanti non si fossero prese delle giuste precauzioni?

    anche in virtù di un fenomeno, il furto con scasso ad attività di vendita di bici, molto presente su tutto il territorio nazionale.
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