[Test] Ruote Bontrager Aeolus 5 D3

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le ruote dotate di borse imbottite, pattini freno e chiave per i nipples

Durante il mese di luglio ho avuto l’occasione di testate le Bontrager Aeolus 5 D3 per copertoncino, le ruote full carbon di altissima gamma della casa americana con profilo da 50mm. Le ruote erano fornite di sacche, prolunghe per le valvole, sganci rapidi, pattini in sughero e libretto di istruzioni.

Appena estratte dalle sacche le ruote danno immediatamente sensazione di grande solidità e cura. I cerchi sono monoscocca in carbonio dal profilo di 50mm e dalla sezione di 27mm. Il carbonio utilizzato è unidirezionale  del tipo OCVL. Mozzi e raggi sono prodotti da DT Swiss, (18 all’anteriore, 24 al posteriore). Bontrager per la coppia di ruote dichiara un peso pari a 1550 grammi.

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Il montaggio è risultato agevole, anche se la sezione maggiorata dei cerchi ha richiesto di allargare i pattini dei freni e di spostarli verso il basso. L’impatto estetico è notevole, la trama unidirezionale del carbonio e le grafiche bianche non eccessivamente elaborate fanno risaltare qualsiasi bicicletta.

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in pianura

Nel mio test le ho utilizzate prevalentemente in pianura in giri individuali e di gruppo a ritmo gara; ho inoltre effettuato alcuni giri con dislivelli anche elevati su salite e discese impegnative. Alle prime pedalate, partendo da fermo, si avverte immediatamente l’estrema rigidità delle ruote. La ruota libera ha un ronzio leggero, che può piacere a chi detesta ruote “rumorose” quando non si pedala. La scorrevolezza dei mozzi mi è parsa nella norma di ruote di alta gamma e a velocità “tranquille” non ho percepito differenze rispetto a ruote più comuni. La differenza è decisamente avvertibile a “ritmo gara”, dai 35, 38 kmh in su. Il profilo aerodinamico si fa sentire e mantenere alte velocità mi è sembrato più facile. Nelle progressioni veloci le ruote danno il loro meglio: sui pedali, dopo le prime pedalate per lanciarle, le ruote restituiscono tutta la potenza che vi si applica e mi hanno entusiasmato in qualche volata effettuata in allenamento. Ho provate le Bontrager anche in alcune salite lunghe ed impegnative nelle quali non mi hanno particolarmente colpito, complice anche il loro peso sui minimi. In discesa non ho avuto alcun problema, la frenata (su asciutto) era potente e modulabile, seppur hanno fischiato nelle frenate più lunghe.

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mozzi dtswiss
mozzi dtswiss

 

Non ho avuto la “fortuna” di testare con il bagnato o con vento particolarmente forte, mentre con vento medio le ruote non si scompongono assolutamente e danno un’ottima stabilità. In tutte le situazioni le ruote mi hanno dato l’impressione di grande solidità e rigidità, anche montando i pattini molto vicini non ho avvertito alcuna flessione. Sui terreni sconnessi ho riscontrato un comportamento delle ruote nella media, non risultando eccessivamente scomode.

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i cerchi monoscocca in carbonio con il dettaglio della gola interna

Nel complesso le ritengo delle ruote costruite su livelli di eccellenza, ottime per la pianura e i giri veloci ma che pagano un po’ il loro peso in salita. La scelta del copertoncino su una ruota full-carbon va incontro alle esigenze degli amatori che combinano le performances di una ruota in carbonio con profilo da 50mm con la praticità del copertoncino.

il corpetto ruota libera alla fine del test
il corpetto ruota libera alla fine del test

Nel mio test ho utilizzato i copertoncini Bontrager AW3 da 120 TPI di cui ho apprezzato l’estrema facilità in fase di montaggio e le buone caratteristiche generali come tenuta in curva e scorrevolezza, un buon copertone per macinare chilometri in allenamento ma che può non essere apprezzato dai più agonisti a causa del suo peso vicino ai 300g.

-. Il prezzo di listino è pari a 2499 euro, una cifra elevata in termini assoluti ma giustificata dalla qualità costruttiva e dai materiali utilizzati di provenienza statunitense.

 

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