Fabio Aru, 30 anni, ha ufficialmente firmato un contratto con la Qhubeka-ASSOS per la prossima stagione.
L’arrivo dell’italiano va ad aggiungersi a quello di Simon Clarke, Sean Bennett, Dimitri Claeys, Kilian Frankiny, Lukasz Wisniowski, Karel Vacek, Emil Vinjebo, Connor Brown ed Harry Tanfield. Per una squadra, la ex-NTT, profondamente rinnovata, che avrà nel sardo il proprio corridore di punta per i grandi giri.
Aru ha nel palmares la vittoria alla Vuelta 2015, un 2° (2015) ed un 3° (2014) posto al Giro d’Italia, un 5° posto al Tour de France (2017) e 5 tappe tra Giro, Tour e Dauphiné per un totale di 9 vittorie in carriera, compreso il titolo nazionale su strada 2017.
non sarebbe il primo che in un nuovo ambiente senza grosse pressioni ritrova se stesso e si toglie belle soddisfazioni.
La Qhubeka vale sicuramente almeno una Bardiani o simili con il vantaggio che può correre le WT e non il tour dell’Asia minore o il Giro della muraglia cinese. Inoltre in una squadra italiana non avrebbe pace, tutti con gli occhi addosso pronti a metterlo in croce se si ritirasse alla Coppi & Bartali.
Alla QBEKA dovrà fare bella figura ma non gli chiedono di vincere il Tour.
Non conosco i problemi (e se ne ha) di Aru degli ultimi anni ma al contrario di molti sarei contento se si prendesse ancora delle soddisfazioni, alla faccia dei molti troppi gufi