Ora è ufficiale, Peter Sagan e Pascal Ackerman lasceranno la squadra tedesca Bora-Hansgrohe a fine stagione. I motivi, definiti “decisioni strategiche” nel comunicato della Bora, sembrano portare verso una riorganizzazione molto marcata della formazione di Ralph Denk con l’obiettivo di essere maggiormente competitiva nelle gare a tappe e grandi giri in particolare.
Con la partenza dell’uomo da classiche slovacco 31enne e dello sprinter tedesco 27enne la Bora dovrebbe salutare l’arrivo di Jai Hindley, Aleksandr Vlasov e Sergio Higuita, che andrebbero a supportare, o essere valide alternative, gli attuali leader: Maximilian Schachmann, Emanuel Buchmann e Wilco Kelderman. Quest’ultimo si vedrebbe di nuovo compagno di Hindley come quando correvano nella Sunweb ed hanno centrato i due gradini più bassi del podio al Giro d’Italia 2020.
Sagan oramai è dato per certo alla Total-Direct Energie, che vuole fortemente passare a squadra WorldTour nel 2023, mentre Ackermann dovrebbe andare alla UAE-Emirates e diventare l’alternativa di Fernando Gaviria.
Buchmann ha un 4° posto al Tour. Quest'anno ha avuto problemi fisici, ma è uno che può fare bene, magari al Giro. Secondo me non è peggio degli Yates, per dire.
Concordo che Vlasov abbia margine per crescere. Secondo me è uno che potrebbe fare grandi risultati, anche nelle classiche.
La Bora ha pure Fabbro, che secondo me, se si sblocca può essere uno che può sorprendere. Per me potrebbe essere almeno a livello Ciccone o Brambilla, ma anche qualcosina meglio.
E senza dimenticare Kämna, un altro che è forte (stile Kuss).
Poi nessuno di questi è Pogacar o Bernal, ma non è che quelli li trovi al supermercato...e comunque con una squadra tutta di qualità possono avere la possibilità di esprimersi al meglio.
In generale il progetto della Bora mi pare sensato, in particolare liberarsi di Sagan, che, appunto, in questa stagione gli ha portato solo spese e niente risultati. Sulla carta diventa una bella squadra.
La Astana invece mi pare sia in involuzione netta. Tolti Fuglsang e Vlasov restano gli Izagirre e Lutsenko. E qualche giovane di belle speranze, ma credo che anche loro dovrebbero prendersi qualcuno.