Corse RCS a rischio per il virus

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Mauro Vegni, organizzatore degli eventi RCS-Gazzetta dello Sport, dopo un recente comunicato stampa in cui fa sapere che la sua organizzazione sta monitorando la situazione dovuta al coronavirus riguardo le corse di primavera (Milano-Sanremo, Strade Bianche e Tirreno-Adriatico) e a margine del UAE-Tour ha aggiunto:

Continuiamo a sperare che le corse si svolgano e continuiamo a lavorare in questo senso. Se si dovrà annullarle la decisione non verrà da parte nostra, ma da parte dello stato, del ministero dello sport, della salute e del CONI. Per ora, lo ripeto, continuo a lavorare come gli altri anni e non vedo chi potrebbe impedirne lo svolgimento visto che si svolgono all’aperto, a differenza del calcio che si gioca negli stadi. Poi, chiaro, se ci chiederanno di annullarle per un principio di precauzione lo faremo…“.

Vegni si è detto molto preoccupato per la diffusione dell’epidemia ed ha ammesso di non avere “alcun piano B per la Milano-Sanremo”: “Se il governo conferma il blocco dello sport in Lombardia  dovremo annullarla, perché spostare la partenza di 20 o 50km non avrebbe senso. Sono cento dieci anni che la prova resta fedele alla sua tradizione”

La Milano-Sanremo è stata annullata nella sua storia solo tre volte, per causa ovvia, nel 1916, 1944 e 1945.

Anche il Giro d’Italia è a rischio: “anche lui è a rischio annullamento se il picco non sarà passato“.

Ovviamente la situazione è totalmente incerta e si vedrà nei prossimi giorni e settimane come evolverà. Gli stessi problemi potrebbero facilmente estendersi ad altri paesi. Al momento questo, per l’importanza che ha, potrebbe ad ogni modo sconvolgere i calendari dei corridori e delle squadre, che con 28 corridori nel roster potrebbero trovarsi a doverne mettere molti “in panchina” forzata.

Commenti

  1. Mi sembra che la situazione si stia sgonfiando man mano che la comunità scientifica si esprime.
    Anche l'OMS ha ridimensionato la cosa, il tutto si sta dimostrando solamente un influenza più contagiosa.
    Penso che in breve tempo rientrerà tutto nella normalità.
  2. C'è effettivamente probabilità che ad aprile l'Italia ne sia fuori e nel frattempo qualche altro paese ci sia dentro fino al collo
  3. Anche all'OMS devono avere qualche problema di comunicazione.
    Ieri dichiarano che è poco più di un influenza, oggi arriva questa dichiarazione catastrofistica.
    Si mettessero d'accordo :yoga:
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