Goodyear ri-entra nel mondo del ciclismo

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Lo storico marchio statunitense Goodyear torna nel mondo del ciclismo. Il suo è un ritorno perché i primi copertoni per biciclette col marchio dello stivale alato risalgono al 1898, anche se poi il marchio è stato assente da questo settore da molti anni.

Goodyear è un colosso da 160 milioni di pneumatici prodotti all’anno (il 3° produttore al mondo), 64.000 dipendenti e 15 miliardi di fatturato annuo.

Per tornare nel ciclismo Goodyear non si è affidata a terzisti, ma ha costruito uno stabilimento di proprietà completamente nuovo a Taiwan, inaugurato lo scorso Febbraio. Quindi tutta la produzione, dalla progettazione al finito, è realizzato internamente.

I copertoni proposti per Bdc sono l’Eagle F1, e l’Eagle F1 Supersport. Il primo è prodotto nelle misure 23, 25, 28, 30, 32mm; il Supersport; che è il top di gamma per competizione, è disponibile nelle misure 23, 25, 28mm. I pesi sono di 180, 190 e 205gr rispettivamente. I pesi del F1: 195gr (23mm), 210gr (25mm), 235gr (28mm), 250gr (30mm) e 260gr (32mm).

Tutti e due gli Eagle sono realizzati con una mescola brevettata in grafene e molecole di silice per migliorare le caratteristiche di grip e resistenza, con una carcassa da 120TPI. La sezione del battistrada del Supersport è del 33% più sottile del F1 base.

Goodyear ha presentato una gamma completa, comprese coperture da mtb e gravel. Per questo utilizzo sono disponibili i modelli Connector e Country, entrambe tubeless. Il Connector è realizzato nella sola misura 40mm, mentre il Country in misura 35mm. La carcassa è la stessa per entrambe, cambia il battistrada che nel Country è liscia (slick) nella parte centrale. 463gr e 441gr rispettivamente.

I prodotti saranno disponibili da Febbraio 2020.

In futuro sono previsti anche dei tubolari ed un copertone tubeless da strada

I prodotti saranno distribuiti da Mandelli.

Sito Goodyear

Commenti

  1. maurocip:

    mi fanno impazzire quelli che sono talmente convinti di quello che dicono da non ascoltare...
    Non è come dici tu, almeno per l'accoppiata Novatec R3 + Continental...
    In questa combinazione la forza è determinante...
    Il figlio del mio meccanico (uno crossista tosto campione italiano di categoria che sta in officina col padre, a volte chiede supporto al padre perchè anche lui è in difficoltà...)
    Evidentemente i tuoi interlocutori spesso non sanno di cosa parlano e questo ti pone in condizione di pensare che valga per chiunque, ma non è questo il caso o almeno non mi riguarda.. in genere se non so di cosa parlo me ne sto zitto.
    Nel tuo caso non so come ciò possa accadere perchè le tue ruote novatec R3 non le danno nemmeno tubeless ready: https://www.novatecusa.net/product/r3-clincher/ )
    Il problema che succede a taluni è perchè la gomma ha una circonferenza risicata e sale a fatica oltre il "gradino" o dentello di ritenzione classico dei cerchi tubeless predisposti.. vedi figura:

    View attachment


    Essendo che appunto la gomma forza ad andare in sede per via della circonferenza limitata (ecco perchè parlavo di standard che ancora manca) una volta che è saltata dentro diviene difficile scalzarla.
    Quando succede questo basterebbe prendere un cacciagomme in plastica e smussare il lato opposto (dove di solito ci sarebbe l'aggangio raggi che poi spesso non si usa) a mo di paletta.. si piega in dentro il fianco gomma e si inserisce la "paletta" facendola ruotare e a fianco, appena si crea quel filo di spazio, si inserisce l'altro cacciagomme.. oppure vai di pollici.
    Per ascoltare ascolto.. basta che ci sia qualcosa di interessante da sentire ;-)
  2. Ser pecora:

    Se li hai montati senza problemi non avrai problemi.
    Se no te ne accorgevi già al primo montaggio.
    Ma non è la stessa cosa.. puoi avere problemi al montaggio (di solito problemi a far tallonare e gonfiare) ma se fori e poi inserisci la camera quel problema non si pone, e al montaggio non sai che poi l'eventuale smontaggio sarà una purga ;-)
  3. Ser pecora:

    A parte che lo standard in realtà c’è.
    Hai qualche notizia che io non ho e che per l'appunto qualche giorno fa leggevo di Vision che sta appunto approntando un accordo con UCI e simila per riuscire ad avere uno standard univoco.
    [QUOTE]
    La diffusione scarsa dipende innanzitutto dal fatto che nessuna azienda li propone di primo montaggio.
    [/quote]Beh certo.. costano in media un bel 25/30 % in più delle classiche coperture più camera, è lo stesso discorso che in genere di primo equipaggiamento anche su bdc montate DuraAce trovi catena serie 700 e pacco pignoni 105, togliere quei 15-20 € (ipotizzo ma sono anche molto di più) per mezzo moltiplicato per i pezzi venduti fanno cifra.
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