Indistruttibile Carapaz

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Il primo ecuadoriano a vincere una tappa al Tour de France è Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), il quale ha trionfato al termine della 17ª tappa del Tour de France mercoledì a Superdévoluy, nelle Hautes-Alpes. Tadej Pogacar (UAE Emirates), che ha attaccato nel finale, ha conservato la maglia gialla.

La sua tenacia è stata premiata. Richard Carapaz  ha vinto la 17ª tappa del Tour de France in solitaria mercoledì a Superdévoluy. Dopo diversi tentativi falliti, è il primo membro di una fuga ad alzare le braccia dopo Anthony Turgis, vincitore sugli chemins blancs il 7 luglio. Avendo già vinto tre tappe al Giro d’Italia e altre tre al Giro di Spagna, l’ecuadoriano diventa il 110° corridore a vincere almeno una tappa nei tre Grandi Giri e il primo corridore del suo Paese ad alzare le braccia al Tour.

Il britannico Simon Yates (Jayco AlUla) ha conquistato il secondo posto a 37 secondi, davanti allo spagnolo Enric Mas (Movistar), che ha chiuso a 57 secondi da Carapaz.

Giunto in 27a posizione, a oltre 7 minuti dal vincitore Tadej Pogacar (UAE Emirates) non ha però resistito dall’attaccare sul Col du Noyer, la penultima salita della giornata. Lo sloveno ha staccato il secondo classificato Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) e il terzo in classifica generale Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), prima di essere raggiunto in discesa. Il belga in maglia bianca ha contrattaccato sulla salita di Superdévoluy ( 3,8 km al 5,9%) e ha recuperato 10 secondi su Pogacar e 12 su Vingegaard, che ha potuto contare sui suoi compagni di squadra (prima Christophe Laporte, poi Wout Van Aert e Tiesj Benoot, tutti ex membri della fuga) per limitare i danni, ma è stato comunque staccato dal suo rivale nello sprint finale. Un finale movimentato ma con conseguenze minime, visto che Pogacar mantiene 3’11 di vantaggio su Vingegaard e 5’09 su Evenepoel nella classifica generale.

Commenti

  1. Teo66:

    Non sarà facile, tuttavia bisogna capire se l'appannamento di Vingegaard visto oggi non peggiorerà.
    E anche RE deve tenere duro, di sforzi ne ha fatti anche lui e, sebbene meno grave, si era infortunato anche lui quindi, almeno in parte, non ha potuto prepararsi al meglio e potrebbe avere un calo.

    E anche che ruolo avrà Pogacar, se si limiterà ad osservare o se, in un qualche modo condizionerà la corsa dei due.
    Oggi col suo scatto ha messo a nudo le difficoltà di Vingegaard e RE ne ha subito approfittato.
    La fotografia del tour fino ad ora secondo me:
    Io mi vedo un Evenepoel che se non supera Vingegaard in classifica, rosicchierà tempo fino ad arrivargli a pochi secondi. Mi sembra di vedere che il belga stia imparando (in fretta!) in corsa come gestire la situazione, lo vedo bello consapevole, mai sopra le righe, in crescita. E purtroppo un Jonas che si sta esaurendo.... Fisicamente è imbarazzante quanto sia magro, debilitato, ha lo spirito di un leone, ma il fisico non lo sta aiutando. Lui che così esile sicuramente ha faticato di brutto a superare gli infortuni che ha avuto facendo miracoli a presentarsi così competitivo. E la sta' pagando col passare dei giorni. Spero solo che finito il tour abbia le forze (sia fisiche che mentali ) per finire la stagione.
    Su Pogacar non c'è niente da dire, se non che è la migliore versione di se stesso in tutti i campi
  2. Rick_86:

    Vedete possibile per Evenepoel prendere la seconda posizione?
    toni77:


    Tuttavia, anche se ieri il Belga è stato bello pimpante, le salite di venerdì e sabato sono decisamente più il terreno di Jonas e la Visma pare attrezzata per giocarsela bene anche in difesa.

    Ieri remco se l'è giocata molto molto bene....ma era davvero nel suo terreno, finale con salita progressiva ma con pendenze tali da poter fare velocità. Domani e dopodomani invece sono proprio tapponi malefici...

    Bisogna vedere vingo come sta, a questo punto credo che punterà a fare gara su remco visto che pogi pare inattaccabile. Le energie sono poche, spero che oggi abbia potuto recuperare un po' ma per dire domenica nel cercare di far saltare pogi ha fatto uno sforzo mastodontico, alla fine tra un po' andava a sbattere contro le barriere in salita da quanto era poco lucido. In conclusione, siamo davanti a due tappe in cui di solito si sarebbe esaltato, con caldo e salite molto lunghe, ma visto il percorso (la via crucis) di avvicinamento al tour è difficile sperare che possa sparare dei gran colpi....
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