Le divise World Tour 2024

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Nuova stagione ormai in rampa di lancio e tutte (quasi) le squadre WT hanno presentato le nuove divise per il 2024. Vediamole.

Gli ultimi a presentare la propria nuova divisa sono stati gli olandesi del Team dsm-firmenich PostNL, dopo una quantità inutile di spoiler vari che ha reso irrilevante la presentazione reale. Acquisiscono lo sponsor PostNL, le poste dei paesi bassi e con loro l’arancione nelle due strisce, che, hanno pure un significato: “La striscia di sinistra rappresenta lo sviluppo continuo di ogni singola persona, mentre la striscia di destra visualizza il suo ambiente innovativo in continuo miglioramento.” Era chiaro.

 

Non si scosta dai propri colori storici la EF Pro Cycling, sia per la squadra maschile che femminile, aggiungendo solo una spruzzata di giallo e delle scritte varie sullo sfondo. Molto riuscite le maglie dei vari campioni nazionali.

La Jayco-Alula aveva una delle divise più apprezzate, ma anche meno memorabili della scorsa stagione. Quest’anno molte critiche, ma nel complesso resta una bella divisa vista dal vivo. Anche qui c’è una spiegazione per la composizione dei colori: “il blu dell’oceano australiano, l’azzurro della Jayco e di Giant Bicycles, il rosso delle sabbie del deserto arabo ed il viola che si trova nel cielo notturno di AlUla e di Liv Cycling.” Sapetelo.

Praticamente invariata la divisa della Intermarché-Wanty, che perde uno sponsor per le nuove leggi sugli sponsor del gioco d’azzardo in Belgio.

Altra squadra che non cambia molto la propria divisa è la Visma-Lease a Bike, ex-Jumbo. La quale resta fedele al giallo-nero che la contraddistingue. Per il Team Manager Richard Plugge ormai si tratta di “un’identità aziendale”, da cui anche gli esagoni sulle maglie per rafforzare il collegamento con le api (o i calabroni, come vengono chiamati in gergo, i precisini hanno l’occasione per una lezione di entomologia).

Anche la Movistar cambia il minimo necessario, sfumando maggiormente il blu ed integrando il logo del 100° anniversario della compagnia telefonica sponsor, che ad un occhio poco attento come il mio pare identico a quello solito.

La divisa della Astana-Qazaqstan acquisisce un effetto marmorizzato sulla panza delle maglie che ricorda quello già in uso sulle bici. L’effetto marmo deve piacere molto in Kazakistan.

Solo una spruzzata in più di azzurro per la maglia della Soudal-QuickStep, che resta altrimenti invariata. Stessa cosa per la controparte femminile AG-insurances-Soudal.

Grossa iniezione di giallo per la Bora-Hansgrohe invece, che fa cambiare decisamente il look. Se Roglic andrà in maglia gialla al Tour hanno già il casco intonato.

Svolta in arancione e nero per la Ineos-Grenadiers. Che cambia anche fornitore per l’abbigliamento, passando alla spagnola Gobik.

Cambia solo la composizione grafica, ma non i colori, la Cofidis, che opta ora per delle scritte giganti. Nel complesso resta una bella divisa.

Più bianco per la UAE-Emirates. Pogačar non potrà più vestire la maglia bianca al Tour da quest’anno, ma potrà consolarsi tutto l’anno.

Vistoso cambiamento per la Bahrain-Victorious, che in pratica adotta il kit che ha utilizzato allo scorso Tour de France, regalando l’arancione alla Ineos per un bianco piuttosto elegante con gli accenti azzurri. Il bianco è in omaggio alle perle del Bahrain, di cui i mari del paese sono ricchi. Per fortuna non di ricci di mare.

Rimangono fedeli al rosso e nero alla Arkea-B&B Hotels, con un po’ più di rosso e meno nero. Inoltre sulla maglia sono ora presenti dei riferimenti bretoni a re Artù ed Excalibur. Il sorriso tirato di Démare per la foto presentazione è dovuto al freschetto invernale dei boschi bretoni in completo estivo.

Non si scappa dal tricolore per la Groupama-FdJ, che di anno in anno diventa sempre solo più blu per lasciare il bianco alla bici. Se Madiot potesse metterebbe pure un carillon integrato con il motivo della Marsigliese.

Finalmente gli haters sono stati accontentati e la Ag2R-ora+Decathlon perde gli iconici pantaloni marroni. Una perdita che verrà rimpianta, come i cubetti della Mapei anni ’90 ora diventati un must per ogni nostalgico.

Rimane fedele al viola-arancio la SD Worx, che anche quest’anno sarà la combinazione d’ordinanza sui podi delle gare.

Abbandona il bianco anche la FDJ-Suez, per abbracciare un blu-rosso con pantaloncini neri. Marta Cavalli nella foto tenta di far abboccare un cavedano immaginario.

Non ancora prevenuta la maglia della Alpecin-Deceuninck, forse immutata, ma quando hai il tizio sopra in maglia iridata probabilmente avranno pensato che basta cosi.

Altre maglie per ora ancora non pervenute o cambiate pochissimo, come la UAE-ADQ di copertina, che ora ha solo il secondo sponsor più visibile.

E per voi qual’è la più bella?

 

 

Commenti

  1. Per i miei gusti inguardabile quella della intermarchè, le altre chi più chi meno sono carine. in generale non mi piacciono quelle con tante scritte con mille nomi e loghi che poi vedi solo, forse, in eventuali interviste post gara... Cosa manca secondo me invece? numero e (forse) nome sulla schiena scritto in maiuscolo stampatello grandezza non vedenti... che aiuti a distinguerli nelle riprese dall'alto... che io di "è tizio/caio, lo riconosco dalla pedalata" non riesco nemmeno più a sorriderne...

    ps: io i numeri li darei pari pari alla classifica del ranking... con variazione trimestrale/semestrale così che anche sta classifica abbia un senso per il grande pubblico...che sò, dall'elicottero leggo il n. 5 in fuga insieme al n. 9 ed al numero 174 e 265, già da subito so che 2 su 4 sono potenzialmente "buoni".
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