L’Italia per Moscon ed i bluff di Nibali

Fabio Aru ha dato forfait per i mondiali: “ la mia condizione non è quella che vorrei e, con ogni probabilità, non mi consentirebbe di onorare al meglio la convocazione in Azzurro” ha detto il sardo. Gli azzurri ad Innsbruck saranno quindi: Vincenzo Nibali, Damiano Caruso, Franco Pellizotti, Dario Cataldo, Domenico Pozzovivo, Gianluca Brambilla, Gianni Moscon e Alessandro de Marchi.

Gianni Moscon che dopo le belle vittorie alla Coppa Agostoni e Giro di Toscana (davanti a Bardet e Pozzovivo) è stato lanciato da molti come il capitano della squadra. Uno dei supporter è nientemeno che Vincenzo Nibali, che recentemente ha dichiarato: “è una colonna della nostra squadra ed i suoi risultati dimostrano che è pronto per un ruolo importante, anche per un ruolo da leader“.

foto: Bettini

Perplessità diffuse in rete e altrove per via del percorso, che secondo molti sarebbe da scalatori coi suoi 265km e 4670mt di dislivello e soprattutto il muro finale con la punta al 25%. Numeri che però non dicono tutto sull’identità di un percorso in cui sembra difficile fari calcoli precisi, dato che in realtà si tratta di 85km (di cui 5,6km neutralizzati) con una salita di 3km al 10% prima di entrare nel circuito di 7 giri di 23,9km con una salita di 8km al 5,7% prima di uscirne e affrontare l’ormai famoso muro finale di 2,8km all’11,5% medio.

Ma tanti dimenticano anche che a fronte di un 5° posto come miglior risultato alla Paris-Roubaix, Moscon ha un 3° posto come miglior risultato al Lombardia 2017, che presenta un percorso per niente meno impegnativo sia per dislivello che pendenze, di quello del mondiale. Tanto che a proposito il vecchio Eddie Merckx ha affermato che “quando si fanno risultati così su due corse cosi diverse come Roubaix e Lombardia non si può che essere uno dei grandi“, pronosticando per il 24enne trentino di essere uno dei corridori dominanti, o il più dominante, degli anni ’20 a venire.

Allo stesso tempo due gradini sopra Moscon sul podio del Lombardia 2017 stava proprio Vincenzo Nibali, che secondo molti continua a bluffare, dandosi “all’80-90% della condizione“, ma “senza avere ancora la potenza per fare la differenza“. Dichiarazioni che vengono prese solo come pre-tattica per nascondersi e aprire scenari diversi per gli avversari, che sanno bene che il percorso di Innsbruck sembra cucito addosso al messinese.

 

Sembra fare meno pre-tattica un’altra nazionale dalle grandi ambizioni, la Francia, che schiererà Romain Bardet, Thibaut Pinot, Tony Gallopin, Anthony Roux, Rudy Molard e Warren Barguil (sostituto all’ultimo minuto di Pierre Rolland) in un “tutti per uno”, con l’uno che si chiama Julian Alaphilippe. Che, ricordiamolo, stava sul secondo gradino del podio di quel Lombardia.

 

Articolo precedente

Innsbruck 2018: la QuickStep-Floors campione cronosquadre maschili

Articolo successivo

Giro d’Italia 2019. In Emilia-Romagna la grande partenza

Gli ultimi articoli in Magazine