Pulire catena ultrasuoni

Pulire perfettamente la catena con una macchina ad ultrasuoni da 44.99€

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Come ottenere il migliore risultato nella pulizia della catena? Grazie ad una macchinetta da neanche 50 Euro abbiamo trovato un sistema grandioso che prolungherà la vita della vostra tramsissione. Guardate il video per vedere il prima e dopo e soprattutto quanto sporco gli ultrasioni riescono a togliere da una catena lavata con idropulitrice e sgrassante. Sembra pulita, ma…

Pulitore ad ultrasuoni
Cera Flowerpower Effetto Mariposa
Liquido sgrassante

In collaborazione con Bike Lab Torino.

Pulire un pacco pignoni con gli ultrasuoni

Se per la MTB con le nuove cassette 10-52 diventa impossibile farcele stare nella vasca della macchina del video, per la bici da corsa il discorso cambia. Qui sotto vedete una cassetta con pignone più grande da 28 denti, e rimane dello spazio per pignoni più grandi.

I capitoli del video

Introduzione
La macchina ad ultrasuoni
Smontare la catena
La soluzione acqua/sgrassante
Pulizia catena con ultrasuoni
Il risultato
Montare la catena
Lubrificazione con cera
Conclusioni

Perché lubrificare con la cera?

Esistono due modi per lubrificare la catena: olio o cera. Il primo metodo, più classico, è anche il più semplice perché non richiede di pulire a fondo la catena prima dell’applicazione. Si può inoltre fare a ridosso dell’uscita in mountain bike, senza preoccuparsi di far evaporare il solvente, cosa invece assolutamente necesaria quando si usa un lubrificante a base di cera.

olio o cera

Quest’ultimo ha un grande vantaggio, e cioé quello di impastare molto di meno la catena e tutta la trasmissione, evitando dunque che lo sporco faccia da abrasivo e accorci la vita della nostra trasmissione. Esistono però anche olii poco densi che attirano poco lo sporco, d’altro canto si tratta di lubrificanti da asciutto che non vanno bene in condizioni di bagnato.

Un buon lubrificante a base di cera resiste invece bene al bagnato, anche se non si devono aspettare miracoli perché l’acqua, col tempo, porterà via più facilmente la cera rispetto ad un olio classico da bagnato.

Insomma, l’argomento è delicato e bisogna sapersi bilanciare fra pregi e difetti di una e dell’altra soluzione, tenendo ben presente le condizioni meteo in cui si gira, ma anche i posti in cui si va solitamente in mountain bike. Una regione con tanti guadi e acqua sul terreno, per esempio, richiederà una diversa attenzione rispetto ad una zona asciutta ma molto polverosa.

 

Commenti

  1. martin_galante:

    A me pure interessa minimizzare lo sbattimento e vivendo in appartamento faccio così. Uso a rotazione tre/quattro catene, quando è tempo di pulire quella montata, la metto in un barattolo a chiusura ermetica. Quando tutte e quattro sono nel barattolo, faccio un gancio con del fil di ferro (per poterle riprendere senza lordarmi di solvente), aggiungo un solvente e le lascio in balcone una notte. A volte il giorno dopo faccio un secondo bagno nel solvente. In un pentolino di latta metto a sciogliere la cera a bagno maria, sciaquo e asciugo le catene sommariamente e le metto nella cera. Le tiro fuori poco dopo e sono pronte. Lascio decantare il solvente che può essere riutilizzato, così come la cera: aggiungo l'acqua calda del bagno maria al pentolino di latta insieme a del fil di ferro: la cera viene a galla e raffreddandosi si formano tre strati:.acqua sotto, eventuali residui di sporco nel mezzo, cera pulita sopra. Quindi tiro via la cera aiutandomi col fil di ferro e gratto via eventuali residui neri da sotto la cera stessa.

    In questo modo ho quasi sempre pronta una catena cerata intonsa (in caso Pogacar mi inviti a fare una sgambata senza preavviso), non devo fare niente se non mettere catene da un contenitore all'altro e con un colpo ne lubrifico 4, uso sempre pignoni e catene allo stesso livello di usura. Infatti quando le quattro catene sono allungate,.cambio.pure pacco pignoni e via.
    E quanto ti durano quattro catene cosi’? In teoria dovresti camparci a vita con 4 catene cerate bene
  2. martin_galante:

    Per stagione intendo una stagione ciclistica, un anno.

    Nell'ultimo anno e mezzo ho pedalato poco niente perché ho avuto dei seri problemi di salute. Ma cmq non tantissimi, non li conto con precisione a volte mi piace uscire senza usare elettronica. Ma di base 8000-10000. Anche se alcuni anni d'estate ho fatto giri lunghissimi di 2-3 giorni (in quei casi la cera non va bene), brevetti etx e se ci prendi gusto in quelle stagioni i km volano.

    Comunque volevo dire che non mi fisso tanto sulla durata della catena, sulla pulizia o scorrevolezza estrema. Solo sullo sbattimento minimo.
    Mi sembra una esagerazione cambiare catene a 2.500 km :wacko: :wacko:
  3. Lumi:

    Secondo me se ceri bene potresti tenerle 3 o 4 anni le 4 catene, non ho capito se misuri l’allungamento per decidere di buttarle o se lo le cambi a prescindere, nel caso in cui le misuri e le trovi allungate c’e’ qualcosa che non va nel tuo metodo di ceratura. Anche perche’ dici di cambiare anche la cassetta insieme alle catene …ti costa un patrimonio …
    Le ultime stagioni prima di dover quasi smettere, le ho fatte in Russia ed uscivo pure d'inverno. I componenti non mi duravano niente e per lo stesso motivo usavo catene kmc economiche. Dopo un anno in genere erano un po' allungate, non eccessivamente ma comunque le cambiavo in primavera. Penso che la ragione principale fossero i prodotti dati per evitare il ghiaccio sulle strade. Per le stesse ragioni, la prima volta che misurai l'allungamento dopo un solo inverno di utilizzo, per altro con usuale lubrificante oleoso, la catena era allungatissima fuori dalla scala del misuratore. Va detto che stare per strada in russia a pulire bene bici.e.catena con acqua in inverno... Non era piacevolissimo. Invece passando alla cera zero sbattimenti, bici molto più pulita e da questo punto di vista non posso che consigliarla. Controindicazione principale, se fate anche una sola uscita lunga (per dire una randonnee di anche solo 600km) salta tutto il sistema e dovrete pulire tutta la trasmissione per ricominciare.
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