Sonny Colbrelli può tornare in bici con moderazione

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Sonny Colbrelli è stato autorizzato a tornare in bici, ma solo per uscite ludiche e per riprendere un’attività fisica leggera. Questo quanto comunicato ieri dalla sua squadra, la Bahrain-Vicotorious.

Colbrelli

Il corridore di Desenzano sul Garda è stato ritenuto idoneo a questo tipo di attività dal servizio di cardiologia dell’Università di Padova, dove hanno constatato un miglioramento delle funzioni cardiovascolari del vincitore della Paris-Roubaix 2021, il quale ha avuto un malore alla fine della prima tappa del giro di Catalogna lo scorso 21 marzo.

Questo malore è stato causato da un’aritmia cardiaca ed ha necessitato dell’installazione di un defibrillatore sottocutaneo. Questo tipo di intervento proibisce a Colbrelli di correre in Italia, in quanto una legge del 2017 proibisce ad un atleta di esercitare una pratica sportiva di alto livello dopo l’impianto di un tale apparecchio. Per quanto riguarda le corse fuori dal territorio italiano invece la situazione è più opaca, in quanto non vi sono regole chiare dell’UCI in merito ad una situazione come quella di Colbrelli.

Ad ogni modo per Colbrelli non è prevista alcuna ripresa di allenamenti o competizioni. Non resta che fargli i migliori auguri.

Commenti

  1. Per me lo dice ma in cuor suo sa che non tornerà a correre......probabilmente ha il contratto in essere con il Team e quindi si cerca seppur senza corse almeno di farsi un po' di pubblicità per accontentare sia il corridore che Team.
    Per me il numero non lo metterà piu' dietro la schiena,ma se dovessi sbagliarmi sono il primo ad esserne contento
  2. Non credo proprio sia il caso che con un PM vada a fare il prof (lavoro nell'equipe che li impianta).
    Una vita normale e sportiva assolutamente sì.
  3. samuelgol:

    Il mio discorso parte da questo che ti ho evidenziato. Se per evitare che una cosa si ripeta, metti un defribillatore, vuol dire che con quello la cosa non si ripete, visto che l'apparecchio ha quella funzione specifica, dunque a rigor di logica il rischio dovrebbe essere minore, non maggiore.
    Minore rispetto ad un'altra persona con la stessa patologia che il defibrillatore non ce l'ha, ma rispetto ad una persona sana il rischio è maggiore. Minimo quanto vuoi ma maggiore. Il paragone va fatto con una persona sana.
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