Sonny Colbrelli tornato a casa dall’ospedale

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Sonny Colbrelli è tornato oggi a casa dopo essere stato dimesso dalla clinica di cardiologia dell’Università di Padova, dove è stato ricoverato sabato 26 marzo. Lo comunica la sua squadra, la Bahrain-Victorious in un comunicato:

L’atleta è stato sottoposto a valutazione clinica cardiovascolare coordinata dal Professor Domenico Corrado, Direttore dell’Unità di Cardiomiopatia Genetica e Cardiologia Sportiva dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova, centro di eccellenza italiano per la diagnosi e la cura delle malattie aritmogene del muscolo cardiaco, a seguito del suo cedimento dopo l’arrivo della tappa 1 della Volta a Catalunya due settimane fa.

Sulla base dei risultati della valutazione clinica, in accordo con il personale medico del team, giovedì Sonny Colbrelli è stato sottoposto con successo a un intervento di impianto di defibrillatore sottocutaneo (ICD).

Il professor Domenico Corrado ha dichiarato: “A Padova, l’atleta è stato sottoposto a una valutazione clinica, genetica e di imaging completa per identificare la causa dell’aritmia che ha portato all’arresto cardiaco e la terapia più appropriata. La decisione di impiantare un dispositivo salvavita è stata condivisa da Colbrelli che ha ricevuto un ICD sottocutaneo. Il dispositivo funziona per correggere il ritmo del cuore se è necessario in casi estremi”.

Sonny Colbrelli proseguirà la riabilitazione a casa per garantire privacy e tranquillità a lui e alla sua famiglia. Il Team Bahrain Victorious incoraggia tutti a rispettare la privacy del nostro atleta e gli augura una pronta guarigione.

 

Commenti

  1. samuelgol:

    Non era da attuare a tutta la popolazione, ma solo a quella che aveva bisogno di un rinnovo del certificato agonistico. Impossibile in ogni caso già con 30/40mila contagi. Figuriamosi con 100/200mila. Ma la colpa non è del SSN che non ci sta dietro. La colpa è di chi si sveglia la mattina e spara provvedimenti inattuabili e spesso ridicoli. Se un esame è ritenuto necessario, lo è sempre e basta, non fino a quando "ci stiamo dietro con le liste d'attesa" e poi non lo è più. Men che meno "intanto gioca e sei idoneo (dopo 1 anno che lo sei già stato) e quando fai l'esame ci porti l'esito e noi ti allunghiamo l'idoneità". Questa è una barzelletta. St'esame serve o non serve? A chi serve? Chi, a seguito di questo esame si è visto negata l'idoneità? In due anni praticamente tutti quelli che conosco hanno avuto il Covid, nessuno ha avuto problemi a riavere il certificato. In nessuno sport. E nessuno nemmeno di quelli famosi,che lo rinnovano in poche ore dalla negatività, ovviamente.
    Se il nostro paese era gia deficitario in efficienza in questi due anni abbiamo toccato l'apice, detto ciò i professionisti sicuramente sono soggetti a controlli molto piu frequenti di normali "atleti" in possesso del certificato medico ad uso agonistico.
    Il provvedimento emanato in se può avere un senso , probabilmente hanno sottovalutato la diffusione che ha colpito praticamente tutta la popolazione mandando ko tutto l'iter.
    Non vogliono giustificare ma ne prendo solo atto che l'iter era gia fallimentare alla sue emanazione
  2. Black Mamba 24:

    Sicuro che atleti a quei livelli siano sani? Sempre a tutta, ritmi insostenibili, magrezza eccessiva. Diete iper controllate che manco le modelle di intimissimi. Nel ciclismo moderno a mio parere c'è un stress eccessivo infatti le carriere durano sempre meno, e chi supera bene i 32/33 anni, viene ancora dalla "vecchia" scuola (vedi Valverde o Nibali, ma anche Oss ecc.)
    Vediamo, io dubito che tra 2/3 anni Van Eart e VDP, siano ancora al top. Come secondo me Alaphillippe difficilmente riusirà a confermarsi sui livelli che ha tenuto negli ultimi 2/3 anni.
    Poi mi auguro per loro e gli amanti del ciclismo che non sia così, ma l'andazzo non promette bene
    Il presupposto é che un professionista, proprio perché sottoposto a certi sforzi, sia sano. Se poi intercorrono altre cause durante la carriera questo nessuno può saperlo con certezza a priori.
  3. EMAC:

    Ho letto l'articolo, mette in un unico calderone brochite,problemi cardiaci e altro. Inoltre parla di problemi come quello di Ulissi o Viviani che risalgono a piu' di un anno fa' e non si possono accorpare a questo periodo. Poi probabilmente piu' che di un'unica causa forse si potrebbe pensare ad un insieme di cause che va dal covid e relative conseguenza, al distanziamento e mascherine che sono stati eliminati dopo due anni , trovando un sistema immunitario meno preparato , alle basse temperature incontrate in Spagna nelle prime gare.
    Si è parlato spesso del fatto che abbiamo avuto troppe dosi ravvicinate, con la conseguenza di aver compromesso il nostro sistema immunitario, le conseguenze sono proprio: bronchiti, miocarditi, polmoniti, infezioni varie, ecc. Questa cosa l'hanno detta gli stessi viroligi che ci frantumarono i marroni pur di farci fare velocemente la 3° dose (crisanti, bassetti & c.)

    Io stesso, come ho già scritto in altre occasioni, ho avuto grossi problemi dopo la 3° dose, ma devo aggiungere anche che avevo preso il covid prima che arrivassero i vaccini e avevo superato il tutto in 2 giorni... Se questi vaccini avessero, in qualche modo, scombussolato il mio sistema immunitario, sinceramente, vorrei saperlo.

    Fino alla seconda dose, pensavo persino di essere migliorato fisicamente! Poi le sorprese arrivano inaspettate e sinceramente fanno anche un po' incazzare... Mi ricordo ancora il prof. Bassetti quando disse che chi aveva avuto il covid naturale aveva delle difese maggiori anche per le varianti del covid... io l'avevo preso il covid natuale, quindi che c... mi hanno fatto vaccinare a fare?!

    Secondo me questi approfondimenti non possono far altro che bene alla medicina e alla causa!

    Scrivere "io sto bene" non aiuta nessuno, anche perchè questa cosa la scrivevo io stesso fino alla seconda dose. Poi, alla terza dose, con tutti i problemi che sto avendo, qualche sospetto mi è iniziato a venire ed anche ad alcuni amici...

    Certo, non stanno tutti male (per fortuna), ma magari quelli che non avevano mai preso il covid potevano vaccinarsi senza avere problemi. Il discorso merita un approfondimento, ma senza fanatismi da parte di chi non si è vaccinato e, oggi, ci ride dietro, e nemmeno da parte nostra che abbiamo accettato di vaccinarci ed ora lottiamo con problematiche serie. Ci vuole rispetto.
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