Prima partecipazione e prima vittoria alla Rouaix per Sonny Colbrelli (Team Bahrain-Victorious), non succedeva dal 1953, con la vittoria del belga Germain Derycke.
Edizione epica, non solo per il fatto che la regina delle classiche mancava da oltre 900 giorni, ma perché è stata la prima edizione “bagnata” dal 2002, quando vinse Servais Knaven, ora in ammiraglia Ineos. E bagnata è un eufemismo per descrivere le condizioni della gara odierna, soprattutto nella prima parte, dove i settori in pavé erano letteralmente inondati.
Roubaix epica quindi, che ha premiato il corridore più scaltro, lucido e forte sul traguardo, un Sonny Colbrelli nel suo anno di grazia. Trionfatore allo sprint su Florian Vermeersch (Lotto-Soudal) e Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), mattatore della corsa, ma anche poco lucido.
Grande vittoria dell’italiano quindi, in una stagione che ne consacra una forma eccezionale ed una maturità evidente. Un anno di grazia per tutto lo sport italiano.
Sembra quasi che corrano senza criterio dando tutto in modo illogico, quasi poi poter aver la scusa che più di così non potevano fare e gli altri ne hanno approfittato.
Ieri Colbrelli ha tirato il giusto, diversi tratti in pavé li ha fatti in testa, ha dato i cambi quando MVDP si spostava, ma non si é cotto a tirare tanto.
Diciamo che per MVDP probabilmente e' meglio quando anche Van Aert sta bene,cosi vanno via insieme come al Fiandre e se la giocano loro,invece quando manca il belga,un po' lui perde il senso tattico,prendendosi troppe responsabilita' quando si trova davanti
Alla fine sono arrivati in 3 e Colbrelli ha fatto uno sprint perfetto.
Fine