Tour 2020: Lutsenko si impone sul Mont Aigoual

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10 anni dopo l’ultima ed unica vittoria kazaka al Tour de France (di Alexander Vinokourov) è arrivato il bis grazie ad Alexey Lutsenko (Astana), taciturno corridore 28enne (lunedì prossimo) dal bel palmares, ma a cui mancava una vittoria al Tour, la corsa ovviamente più seguita in patria, che in questi giorni viene trasmessa in prima serata grazie al fuso orario.

Lutsenko è partito in fuga dal via con altri sette uomini di qualità: Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), Greg Van Avermaet (CCC), Jesus Herrada (Cofidis), Daniel Oss (Bora-Hansgrohe), Neilson Powless (EF Pro Cycling), Nicolas Roche (Sunweb) e Edvald Boasson Hagen (NTT). Il cui vantaggio massimo è stato di poco meno di 6 minuti. Assottigliati poi dalle accelerazioni di Jumbo-Visma sul col de Coste (km 146), e della Ineos Grenadiers sul col de la Lusette, per riportare il gruppo attorno ai 2’30” di ritardo.

Ai -4km Lutsenko si è involato al traguardo lasciando l’ultimo compagno di fuga. Dietro, a completare il podio Herrada (2° à 55”) e Van Avermaet (3° à 2’15”).

Nessun sconvolgimento in classifica generale, con Adam Yates sempre in giallo. Molte le critiche da parte di appassionati e media per la mancanza di “spettacolo”, ovvero di attacchi. I corridori di punta però non hanno rischiato attacchi da lontano, in particolare sul col de la Lusette, indicato da molti come il luogo ideale per piazzarne uno, ma a 13,5km dal traguardo con la fuga ormai in porto non avrebbe avuto molto senso. Ed infatti le squadre più forti hanno solo pensato a tenere i propri capitani in testa su questa salita dalla strada molto stretta.

Ed a ragione, la controprova è arrivata con la foratura di David Gaudu (Groupama), gregario di Thibaut Pinot, per il quale l’assistenza dell’ammiraglia è arrivata in ritardo proprio per la difficoltà di raggiungere il corridore in una strada stretta e col pubblico. Gaudu è stato raggiunto dopo un buon minuto di ritardo, cosa che per un capitano di squadra sarebbe stato un bel problema.

Tappa odierna, Millau-Lavaur, 168 km, senza particolari difficoltà.

Commenti

  1. Corridore solido, affidabile, un "mastino" come si suol dire, quando ha il "via libera" spesso fa centro, anche se era un anno che non vinceva (da considerare anche il delicato problema famigliare che ha attraversato), vittoria stra-meritata!!!
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