Tour 2020: Sam Bennett vince la tappa ed entra nella storia

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Era dal 1980 che un irlandese non vinceva una volata di gruppo al Tour de France: Sean Kelly a Fontanay-sous-bois. Ieri la fine del digiuno irlandese con Sam Bennett (Deceuninck) che si è imposto all’Ile-de-Ré, dopo una tappa nervosissima e stressante per i corridori. Tappa piatta quindi velocissima (46.94 km/h, la media finale sui 168,5km), con gli sprinter a caccia di punti e tappa e le squadre degli uomini di classifica impegnate a portare a destinazione illesi i propri capitani.

Lungo le coste bretoni il vento era la variabile più temuta, ma alla fine è stato meno forte del previsto. Le cadute erano l’altra incognita con il gruppo gomito a gomito a 50kmh tutto il tempo. Ed infatti qualcuno ne ha fatto inevitabilmente le spese. Senza danni per Guillaume Martin (Cofidis), Tadej Pogačar (UAE), Richard Carapaz (Ineos) e Miguel Angel Lopez (Astana). Una fiancata intera per Tom Skujins (Trek-Segafredo) e purtroppo clavicola fratturata per Davide Formolo (UAE), che lascia cosi Pogačar a sbrogliarsela per il resto del Tour con 3 gregari: Marcato, De la Cruz e Polanc.

Fuga di giornata quella che la stampa francese ha definito la fuga degli Umlaut, ovvero Stefan Küng (Gorupama) e Michael Schaër (CCC), ex compagni alla BMC, che però non sono riusciti ad andare oltre i 100km. Küng si consola come combattivo di giornata.

Alla fine gran lavoro della Deceuninck e della Sunweb per lanciare la volata a Bennett e Bol, ma la Sunweb è partita troppo presto ed ha tenuto la destra del gruppo, proteggendo tutti dal vento. Loro stessi hanno parlato di inesperienza. Esperienza che non manca invece a Michael Mørkøv, il campione danese della Deceuninck ha portato in carrozza Bennett sino ai -150mt, per una volata corta in cui l’irlandese non poteva sbagliare. Lo stesso Bennett ha dichiarato che ha seguito Mørkøv “ad occhi chiusi”. Fiducia ripagata.

Bennett entra cosi nel club dei corridori, 100 esatti, che hanno vinto tappe in tutti e tre i grandi giri. Ed oggi può pareggiare il conto delle tappe vinte ai grandi giri con Sean Kelly.

Commenti

  1. Spiace davvero per Formolo ed in generale per tutti i coridori che assaggiano l´asfalto!
    Che bella la storia di Bennet e la sua emozione al traguardo, molto caratteristico (e divertente) il suo accento inglese...
  2. dispiace molto per "roccia", anche in prospettiva mondiale....in quanto a Bennett già il fatto di essere irlandese me lo rende simpatico, poi è anche un signor velocista e quel pianto alla fine vale più di ogni commento...
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