Davide Rebellin compirà 50 anni il 9 agosto prossimo, e lo farà presumibilmente ancora da ciclista professionista. Rebellin infatti ha firmato un contratto per il 2021 con la Cambodia Cycling Academy, squadra continental a licenza cambogiana, ma creata dal francese Samy Aurignac, corridore nella stessa squadra, la quale ha sede ad Alés, in Francia. Per la Cambodia l’anno prossimo correrà anche Johan Le Bon, ex B&B Hôtels-Vital Concept.
Rebellin militerà quindi per la 14^ squadra diversa in ben 28 anni di carriera professionistica, iniziata nel 1992 alla GB-MG Maglificio. Carriera nella quale Rebellin ha vinto 61 corse, tra cui spiccano la Liège-Bastogne-Liège (2004), la Paris-Nice (2008), tre Flèche Wallonne (2004, 2007, 2008), l’Amstel Gold Race (2004) o la Clasica de S.Seastian (1997).
L’ultima vittoria nel 2017, la 5^ tappa del Tour dell’Iran a 46 anni. Ma ancora nel 2015 ha vinto la Coppa Agostoni a 44 anni davanti Vincenzo Nibali, Niccolò Bonifazio e Giacomo Nizzolo.
Infatti nei tribunali il livello di prova richiesto è molto alto, le procure prima e le sentenze poi possono disporre limiti anche molto seri alle libertà personali (perquisizioni ed indagini patrimoniali nelle indagini, pene detentive e pecuniarie se colpevoli) mentre l'ordinamento sportivo vale solo per lo sport e non ha poteri cogenti.
Tutto questo per dire che l'assoluzione in sede penale di per sè non riabilita sul piano sportivo.
Avrà vinto le cause a destra, a manca e blablabla, ma non mi risulta sia stato ufficialmente riabilitato e gli abbiano riconsegnato i premi vinti, tra cui anche la medaglia olimpica. E non credo che in tutti questi processi che ha dovuto sostenere gli avvocati non gli siano costati un patrimonio. Per il CONI rimane uno che ha truffato le corse. Questo è un fatto. Poi tutto il resto sono opinioni. Rispettabilissime.