Alaphilippe premiato col Vélo d’or. I programmi di Bernal

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Julian Alpahilippe è stato premiato col Velo d’or, premio dato dalla rivista francese Vélo Magazine (con una giuria composta da 18 giornalisti di 18 paesi differenti). Alaphilippe è stato premiato sia col Velo d’or di migliore corridore dell’anno in assoluto che con la versione riservata ai corridori francesi.

Questo premio gli è stato attribuito a coronamento di una stagione che lo ha visto vittorioso 12 volte in questa stagione (2 tappe Vuelta San Juan; 1 tappa Colombia 2.1;  Strade Bianche; 2 tappe Tirreno-Adriatico; Milano-Sanremo; 1 tappa paesi Baschi; Freccia Vallone; 1 tappa Dauphiné; 2 tappe Tour de France). Stagione in cui è stato anche in gran parte in cima alla classifica come punteggio UCI per poi cedere alla fine il posto a Primoz Roglic.

Alaphilippe è il secondo corridore francese a vincere il premio dopo Laurent Jalabert nel 1995 (vincitore in quell’anno di Milano-Sanremo, Vuelta, Freccia Vallone e maglia verde al Tour).

Juju, com’è chiamato affettuosamente in Francia, Alpahilippe con l’occasione ha rivelato i cambiamenti per i suoi prossimi obiettivi stagionali, che eviteranno la Strade Bianche e probabilmente anche la difesa del titolo alla Milano-Sanremo in favore di una preparazione specifica per la Paris-Nice, che comprenderà anche una tappa a cronometro nella sua città natale, Saint-Amand-Montrond, per poi prepararsi al debutto su una novità importante. il Giro delle Fiandre. Alaphilippe lo sente nelle sue corde, meno il suo Team Manager Patrick Lefévère, che lo vuole pronto soprattutto per le Ardenne, Liegi in particolare. Ma al Fiandre comunque Alaphilippe vuole esserci.

In termini di obiettivi stagionali quelli della Trek-Segafredo sembrano essere già delineati, come ha spiegato in un’intervista Bauke Mollema, il quale ha dichiarato che sarà lui il capitano al Tour de France, mentre Vincenzo Nibali punterà al Giro d’Italia.

Sorprendente invece Egan Bernal (Team Ineos) che non ha escluso una doppia partecipazione a Giro e Tour, o persino anche alla Vuelta. Sgravato dai pensieri su mondiale e olimpiadi come parte dei suoi colleghi, il colombiano sembra galvanizzato e pronto per tentare la doppietta: “complicata, ma non impossibile” secondo lui. Molto saggiamente però Bernal ha aggiunto che un punto cruciale sarà discuterne coi compagni di squadra. Far combaciare i programmi e le voglie di Thomas, Froome e Carapaz sulla carta non sembra facile, anche se il giovane colombiano è chiaramente il leader della squadra ormai.

Commenti

  1. Per me in Ineos faranno come quest'anno, Froome capitano in primis e Bernal pronto a subentrare.

    A maggior ragione se il colombiano tenterà anche il Giro.
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