Photo by Doug Pensinger/Getty Images)

Bjarne Riis torna in gruppo

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Bjarne Riis, controverso corridore anni ’90 e Team Manager di successo in varie formazioni (CSC, Saxo Bank e Tinkoff), rientra nel WorldTour grazie all’acquisizione da parte del gruppo danese Virtu Cycling (di cui Riis è proprietario assieme a Lars Seier Christensen e Jan Bech Andersen) di una quota di minoranza (1/3) della NTT Pro Cycling, ex Dimension Data.

Photo by Doug Pensinger/Getty Images)

Riis sarà il nuovo Team Manager della formazione sudafricana, prendendo il posto di Douglas Ryder.

 

https://nttprocycling.com/ntt-pro-cycling-enters-into-partnership-with-virtu-cycling

Commenti

  1. monfri:

    Peccato che il ciclismo non abbia ancora tagliato questi rami marci.
    si era già parlato di Riis in una vecchia discussione, ma domanda, lo "togliamo" dal mondo del ciclismo perché risultato positivo?
    perché reo-confesso?
    quindi, via dal mondo del ciclismo TUTTI quelli trovati positivi?
    a che livello poniano "chi dentro e chi fuori"?
  2. pedalone della bassa:

    il mio era un voler rimarcare che, credo, troppo facilmente si spara sul colpevole, additandolo di tutti i mali, e chiedendo che X sia fuori a vita dal ciclismo, mentre Y è giusto che continui ad esserci

    chiedevo, a chi dice che uno a l'altro non dovrebbero far parte del ciclismo, su quali basi oggettive vorrebbe questa pulizia
    perché se si parla di simpatia......allora è un discorso non corretto
    La soluzione è molto semplice: Se vieni coinvolto in una situazione di doping per 2 volte e vieni riconosciuto come "colpevole" ( e questo comprende sia da corridore che post-carriera senza prescrizione) te non puoi più esercitare nessun ruolo all'interno di una formazione sportiva.

    Indipendentemente dai tempi in cui ha corso, ricordo che Riis ( come altri eh...) non è stato pulito ne come corridore, ne come manager (CSC in primis...), quindi a parer mio, non dovrebbe avere ruoli all'interno di un gruppo sportivo.
    L' epurazione dovrebbe essere completa, anche su chi gestisce il ciclismo...
  3. leandro_loi:

    Beh, già guardando le tappe, vedendo come si permettono di gestire i fuorigiri (pochissimi e riservati al finale di tappa), come stanno belli tranquilli in gruppo il giorno dopo i fuorigiri, il non vedere più certe vam assurde su salite non adatte a fare VAM o non vedere fenomeni da baraccone tipo "el bufalo" Gutierrez che va in salita come uno scalatore leggero come Piepoli, diciamo che dà la misura di un fenomeno che se è ancora presente, è sicuramente molto inferiore a quanto era negli anni '90 e primi 2000.
    Lo credo e lo spero anche io. Però mi dà più "pensiero" quel che potrebbe essere ora, di quel che mi manca di sapere (credo poco) degli anni 90.
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