Photo by Doug Pensinger/Getty Images)

Bjarne Riis torna in gruppo

68

Bjarne Riis, controverso corridore anni ’90 e Team Manager di successo in varie formazioni (CSC, Saxo Bank e Tinkoff), rientra nel WorldTour grazie all’acquisizione da parte del gruppo danese Virtu Cycling (di cui Riis è proprietario assieme a Lars Seier Christensen e Jan Bech Andersen) di una quota di minoranza (1/3) della NTT Pro Cycling, ex Dimension Data.

Photo by Doug Pensinger/Getty Images)

Riis sarà il nuovo Team Manager della formazione sudafricana, prendendo il posto di Douglas Ryder.

 

https://nttprocycling.com/ntt-pro-cycling-enters-into-partnership-with-virtu-cycling

Commenti

  1. samuelgol:

    Come corridore ha confessato. Ok ed è la prima volta. Come manager ci sono confessioni o condanne che non ricordo? ;nonzo%
    Non ne ricordo neanche io. Operation Puerto ha riguardato solo alcuni corridori CSC ma non mi ricordo condanne a Bjarne. Comunque a me fanno più schifo altri che pur legati molto meno del buon Bjarne allo spettro del doping, sono stati i responsabili diretti di tragedie personali sfociate anche in gesti estremi.
  2. Shinkansen:

    L'ho già scritto, ma uno delle perplessità che ho è se chi è stato coinvolto in un'epoca così marcata dal doping abbia la necessaria capacità di adattarsi alla situazione attuale (ammesso che la situazione attuale sia esente dal doping).
    Quando senti i corridori intervistati, vedi le corse con un po' di occhio da corridore e un po' conosci l'ambiente, ti rendi conto che un po' è migliorato.
    Ma per il resto, i concetti su cui si basa sono sempre gli stessi. Se c'è bisogno di trovare aiuti per strada, si trovano. Se c'è bisogno di far favori per poi riceverne dei vantaggi, si fanno. Cambia solo la benzina, il codice della strada è sempre quello.
  3. monfri:

    A parte che quelli che nomini sopra non sono mai stati accusati dai propri corridori di averli iniziati a pratiche dopanti (e qui non voglio entrare in gineprai sul perché o per come...) quindi il problema non dovrebbe porsi fino a prova contraria.

    Comunque quella che scrivevo è una sommaria e semplice idea, non è che mi metto a scrivere una normativa con dettagli e Commi su un forum di un idea personale. E' chiaro che ci sarebbero 1000 sfumature da definire. Ad ogni modo,per quanto riguarda Armstrong, Di Luca, Riccò ecc... dovrebbe essere una formalità la loro esclusione.
    pero' tra accusare ed avere prove certe, ce ne passa (tipo Hamilton che dice che Rjis gli cosiglio' di andare da Fuentes.......)
    anche Contador, è incappato due volte in squalifiche/sospensione

    io, ma sicuramente sbaglio, credo che se ci son norme, più o meno valide, più o meno indulgenti, che vanno/andrebbero seguite.
    Rjis rispetta tali regole, e trovo corretto che possa rimanere nel mondo del ciclismo (per inciso, lo era già, essendo, se non erro, nell'enturage di una squadra femminile, per la quale corre/correva anche una nostra connazionale)

    altro esempio: se la squalifica di Riccò scade nel 2024, per me dal 2025 puo' tranquillamente tornare a correre.
    ecco, valuterei diversamente, magari, le pene. ma questo è un altro discorso

    che poi, eticamente, non piaccia, ci puo' stare. a me non piace che ci sia chi pubbicizza un vino con un numero di un record, fatto grazie anche ad uno staff di supporto.......
Articolo precedente

Rohan Dennis parla dei suoi disturbi alimentari

Articolo successivo

Grandi corse scomparse: Bordeaux-Paris

Gli ultimi articoli in Magazine

Aurum Magma x Lightweight

AURUM e Lightweight collaborano per un’esclusiva edizione limitata della MAGMA – solo 40 unità disponibili. [Comunicato…