I numeri della Freccia Vallone 2021

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Julian Alaphilippe si è aggiudicato la Freccia Vallone 2021, dopo aver fatto pre-tattica nei giorni precedenti la partenza, ma sfoderando ottima forma e gambe nel finale, dove ha piazzato il solito attacco vincente con perfetto tempismo sul leggendario Mur de Huy, rimontando il distacco che lo separava da Primoz Roglic ai -300mt per poi sfilarlo ai -50mt in relativa scioltezza.

Roglic che ha dimostrato di essere in ottima forma, come già all’Amstel Gold Race, e che è stato privato della vittoria solo dallo spunto (decisamente) più veloce del francese a pochi metri del traguardo. I due si affronteranno con ogni probabilità per la vittoria anche alla Liège-Bastogne-Liège di domenica prossima, questa volta con Alaphilippe forse più attento a sollevare le braccia al momento giusto e non “sbarellare” a destra e sinistra come spesso gli capita.  Nell’occasione probabilmente saranno della partita anche gli UAE Marc Hirschi e Tadej Pogačar, rimasti al palo alla Freccia Vallone causa Covid. Anche se lo svizzero è scomparso dagli schermi dalla fine della scorsa stagione.

Tant’è, la vittoria di Alaphilippe va ricordato che è la sua terza in carriera nella prova, exploit che lo fa entrare in un novero ristretto. Sono infatti solo 5 i corridori che hanno in bacheca almeno 3 titoli: i belgi Marcel Kint e Eddy Merckx, e gli italiani Moreno Argentin e Davide Rebellin. “Almeno” perché il record di vittorie è appannaggio del murciano Alejandro Valverde, con 5.

Valverde che ha pure tre podi alla Flèche: 2° nel 2007 (dietro Rebellin), 2° nel 2018 (dietro Alaphilippe) e 3° proprio nella appena trascorsa edizione. Valverde occupa anche il 3° e 4° posto di più vecchio vincitore (2016-2017) a 36 e 37 anni. Giusto dietro Rebellin ed il detentore del primato, il belga Pino Cerami, vincitore a 38 anni nel 1960.

Impressionante il ruolino di marcia nella prova della Deceuninck-QuickStep. Dal 2013 al 2021 ha piazzato un proprio corridore nelle seguenti posizioni: 5°-3° (Kwiatkowski), 2°-2°-2° (Alaphilippe e Dan Martin), 1°-19°-1° (Alaphilippe e Bagioli come peggiore).

Alaphilippe infatti ha collezionato due secondi posti e tre primi nelle ultime cinque edizioni. Decisamente la sua corsa.

Il francese condivide anche il maggior numero di Top 10, 4, nelle ultime sei edizioni con Valverde ed il connazionale Warren Barguil.

Questa edizione ha visto anche un’altro primatista: Anna van der Breggen ha conquistato la sua 7^vittoria nelle ultime 7 edizioni. Recordman assoluta.

Al secondo posto la connazionale olandese Marianne Vos con 5 vittorie, al terzo posto con ambedue 3 vittorie la britannica Nicole Cooke e l’italiana Fabiana Luperini (la Cooke ha anche 2 secondi posti). La van der Breggen occupa anche i primi tre posti come più vecchia vincitrice, nelle ultime tre edizioni dai 29 ai 31 anni di età.

Sia Alaphilippe che la van der Breggen hanno conquistato la vittoria in maglia di campione del mondo. In campo maschile è la 6^volta che succede, dopo Ferdi Kübler (1952), Rik Van Steenbergen (1958), Eddy Merckx (1972), Claude Criquielion (1985) e Cadel Evans (2010).

L’edizione più veloce in campo femminile è stata nel 2020 con 37,680km/h (su 137km). L’edizione 2021 si piazza al 3° posto con 37,477km/h. In campo maschile l’edizione di quest’anno si ferma solo al 14° posto invece, con una media di 42,024km/h (194km). Le edizioni più veloci risalgono quasi tutte a metà anni 2000, con l’edizione 2004 da primato con una velocità media di 44,080km/h (200km, vittoria di Davide Rebellin su Danilo Di Luca e Matthias Kessler) Al 3° posto l’edizione 1985 con una media di 43,480km/h, ma sulla distanza di 246km (vittoria di Claude Criquelion su Moreno Argentin e Laurent Fignon).

Infine una nota sul dominio Deceuninck nelle corse di un giorno in questa stagione, con una percentuale di vittorie del 50%: Het Nieuwsblad (Davide Ballerini), E3 Saxo Bank Classic (Kasper Asgreen), giro delle Fiandre (Kasper Asgreen), La Panne Classic (Sam Bennett) e Flèche Wallonne (Julian Alaphilippe).

 

 

 

Commenti

  1. bianco222:

    Sei sicuro che non era la bici neutra della Shimano? Howes si è fatto 30-40 km con la bici del cambio neutro perché la EF per qualche motivo non aveva mandato una macchina sulla fuga (tanto che quando poi ha ripreso la sua bici di scorta glie l'ha portata sempre la macchina del cambio neutro).
    si, ho visto quando ha ripreso la sua bici, era quella blu con la scritta Shimano.
  2. bomberos:

    Il francese e' quanto di piu' insopporatbile c'e' nel ciclismo moderno...sembra di rivedere il saronni succhiaruote di 40 anni fa...sempre nascosto sempre a lamentarsi e poi ti fa lo scattino e vince
    A me sta moooolto antipatico e credo sia l'unico corridore che non mi da emozioni....parere personale si intende
    Mah, il tuo parere personale è rispettabile ma a me sembra che in ogni corsa dove abbia una minima possibilità provi a fare qualcosa. Anzi, su 200 partenti di una gara random se dovessi puntare un Euro su uno che si farà vedere, sarebbe probabilmente su di lui.
    Al Fiandre ha lavorato per la squadra, da Campione del Mondo. Il Tour 2019 rimarrà una performance che da sola vale molte carriere messe insieme, con quella cronometro incredibile, quella discesa incredibile... 3 settimane (o 2 e mezzo) di livello assoluto in un terreno neanche suo. Nel suo, lo scatto da finisseur, è stato per 2-3 anni inavvicinabile.
  3. bomberos:

    Il francese e' quanto di piu' insopporatbile c'e' nel ciclismo moderno...sembra di rivedere il saronni succhiaruote di 40 anni fa...sempre nascosto sempre a lamentarsi e poi ti fa lo scattino e vince
    A me sta moooolto antipatico e credo sia l'unico corridore che non mi da emozioni....parere personale si intende
    Bah io vedo più un Valverde nella tua descrizione.
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