La nuova bici della nazionale britannica pista

19

Fa sensazione la nuova bici da pista della nazionale britannica, sviluppata tramite una collaborazione tra Hope Technology, Lotus Engineering e Renishaw Engineering, un “dream team” ingegneristico come lo ha definito Tony Purnell, a capo dello sviluppo tecnologico della federazione britannica.

Particolarità principali di questa bici sono i pendenti alti del carro posteriore ed il manubrio, i quali sono stati testati estensivamente nel tunnel del vento di Southampton e quindi su pista al velodromo federale di Manchester. Ora arriverà il battesimo del fuoco questo fine settimana alla Minsk Arena per la Track Cycling World Cup, e quindi il weekend successivo al Sir Chris Hoy Velodrome di Glasgow.

Le regole riguardo l’equipaggiamento sono state cambiate recentemente per la pista, e per poter utilizzare una bici alle olimpiadi questa deve essere stata usata prima in coppa del mondo, ecco quindi spiegato questo “lancio” mesi prima dei giochi olimpici. Una volta svelate le bici queste non possono essere più cambiate, in modo che i concorrenti non possono replicarne le caratteristiche.

È di buon auspicio questa collaborazione tra British Cycling e Lotus in particolare, visto che il precedente fu la Lotus Type 108, con cui Chris Boardman vinse l’oro in inseguimento individuale ai giochi olimpici di Barcellona 27 anni fa.

 

 

Commenti

  1. Sarebbe bello che anche aziende di calibro italiane tipo Dallara e/o Ferrari collaborassero per la costruzione di una bici da pista per la nazionale
  2. La forcella cosi' e' un concetto simile a quanto visto recentemente sulla nuova Shiv. Il carro posteriore invece e' proprio strano, va contro tutte le tendenze dei foderi bassi visti di recente. Certo che sembra cosi' tenero che si spezza con un grissino.
Articolo precedente

Nuovi sviluppi nel caso “borsa misteriosa” della Sky

Articolo successivo

Il Tour of California non si correrà nel 2020

Gli ultimi articoli in Magazine