La Svizzera chiede i soldi dei mondiali annullati all’UCI

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Il governo federale svizzero ed i cantoni di Vaud e Valais, dove si trovano Aigle e Martigny in cui si sarebbero dovuti tenere i campionati mondiali annullati a causa della pandemia, hanno richiesto indietro all’UCI i 10,9 milioni di euro versati per organizzare l’evento.


Il consigliere nazionale Aline Trede alla Neue Zürcher Zeitung ha dichiarato che “sarebbe assurdo per un’associazione sportiva mondiale ottenere milioni di denaro pubblico per un evento che non si è svolto. Chiediamo quindi all’UCI il rimborso immediato del denaro ricevuto dal governo federale, dai cantoni e dai comuni, una volta dedotte le spese sostenute“.

I campionati mondiali di Aigle-Martigny sono stati annullati in ragione delle misure prese dal governo svizzero per contrastare la pandemia di coronavirus. Campionati mondiali che si sono poi tenuti ad Imola, in Italia. Per l’organizzazione dell’evento il solo governo federale svizzero ha versato 5 milioni di euro all’UCI, che come spiega sempre il consigliere Trede: “Si tratta di denaro ottenuto tramite imposte. È una questione urgente per noi“.

Commenti

  1. Brest:

    Anche perché è stato proprio il governo federale svizzero ad annullare l'evento, quindi i due cantoni dovrebbero chiedere i soldi indietro dal loro governo federale ed il governo federale svizzero dovrebbe chiedere i soldi indietro da se stesso
    l'UCI non è un ente statale. Se il governo federale chiede indietro i soldi ad un'azienda svizzera, non è così facile ignorarlo. Questo intendevo ;-)
  2. Già che ci siamo dovremmo costituirci anche noi Italiani come parte lesa dalla Svizzera visto che la regia televisiva è rimasta Svizzera anche se i mondiali si sono svolti a Imola e topGanna non ha avuto un giusto spazio nella diretta della crono.
  3. bicilook:

    Potevano anche non annullare i mondiali....si potevano svolgere come si sono svolte tutte le altre gare senza pubblico...Il governo federale sarebbe andato a contare quanti spettatori c'erano lungo il percorso e avrebbe fermato la corsa?
    Il limite delle 1000 persone valeva a prescindere dal pubblico. Fai conto che ad Imola per dichiarazione del CO sono state accreditate 2300 persone.
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