Pogačar risponde alla Jumbo sulla prestazione alla crono del Tour

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Molto tranquillamente Tadej Pogačar ha risposto ai dubbi dei corridori della Jumbo-Visma sulla sua prestazione alla cronometro edl Tour de France di la Planche des Belles Filles sollevati nel documentario “codice giallo” di cui avevamo già parlato.

Il giovane campione sloveno ha risposto alle domande durante la recente presentazione della sua squadra, la UAE-Emirates: “la mia prestazione forse era inaspettata, ma non ha niente di incredibile. Si sono espressi a caldo, sicuramente con la delusione di vedersi sfuggire la vittoria così vicini a Parigi. Bisogna guardare le cose nella loro globalità. Ho avuto una grande giornata, che avevo preparato nel modo migliore possibile, abbiamo fatto un cambio bici molto veloce, non abbiamo lasciato niente al caso. Non voglio esprimermi sl modo di correre di Primoz e della sua squadra e non sono io a dover dire che mi hanno sottovalutato“.

Pogačar ha espresso nell’occasione la volontà di difendere il titolo al Tour dopo le classiche delle Ardenne ed il Dauphiné, e correre poi anche la Vuelta.

Commenti

  1. samuelgol:

    Un fattore fisiologico a cui si dà molta più importanta di quel che conti. In un mondo ideale, chi ha un ematocrito basso, non è svantaggiato, essendoci (verosimilmente?) campioni con ematocrito naturalmente basso evidentemente con altri valori più alti che lo compensano. Il punto che è che probabilmente questi valori più alti sono più difficilmente alterabili, mentre con l'ematocrito, fai qualche punturina e lo fai salire di 20. Magari passi da 40 a 60 e parliamo di un aumento del 50%. mostruoso!!!!
    Intendo dire che è tanto famoso sto valore, non tanto perchè estremamente impattante in fisici naturali, ma perchè è facilmente stravolgibile così diventando decisivo.
    perdonami, ma allora non capisco: se è naturalmente elevato non è un fattore rilevante, ma lo diventa se lo si può elevare artificiosamente?
  2. samuelgol:

    Pressappoco una cosa del genere. Averlo naturalmente alto non dà questo gran vantaggio, si può essere campioni anche con ematocrito relativamente basso. Però se sei forte con ematocrito basso e te lo alzi pure, allora c'è buonanotte. E' solo uno dei parametri, non il più importante, solo il più facile (o uno dei...) da alzare.
    Ti faccio l'esempio. A basket non sono tutti alti 2.20. Ce ne è di fortissimi alti 2 metri come e più dei 2.20. Magari sono più veloci, o più esplosivi e il rimbalzo lo contendono anche al 2.20. L'altezza non si può modificare (credo), velocità ed esplosività si. Se il 2.20 lo bombi e lo fai diventare veloce ed esplosivo come il 2 metri, ecco che sparigli le carte.

    Si tendenzialmente a parità di altri fattori è meglio averlo alto, ma appunto a parità di altri fattori più importanti. A parità di tutto vince uno che ha le gomme gonfiate a 7 rispetto a uno che le ha gonfiate a 3. Però se i due vanno uguali, a quello che gli gonfi le gomme da 3 a 7 gli dai un bell'aiuto.
    ok, quello che volevo dire dall'inizio è che non è che sia così strano che i ciclisti top abbiano valori elevati di ematocrito, così come non è strano che abbiano valori elevati capacità polmonare e via dicendo.
    sono caratteristiche naturali che contribuiscono a far sì che un fisico sia più meno predisposto ad eccellere in un determinato sport.
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