[Test] Scarpe Bontrager Ballista

Marchio di accessori e abbigliamento a mio avviso sottovalutato per qualità dei propri prodotti, Bontrager, propone un nuovo paio di scarpe della linea Ballista, ovvero la gamma con un taglio “aero”, si tratti di caschi o accessori da crono/triathlon.

Le scarpe Ballista non sono scarpe da triathlon, ma presentano la novità, unica per ora nel settore, di avere la rotella di chiusura sulla parte posteriore della scarpa.

La rotella è la ormai standard BOA IP1, e la chiusura ricalca la recente tendenza di cercare non tanto di stringere la parte anteriore del piede serrando la tomaia attorno al collo dello stesso, ma cercando di bloccare il tallone in posizione bassa “tirando” verso la parte posteriore della scarpa. Una tendenza che si sta diffondendo sempre più tra i vari marchi, anche se con soluzioni diverse e brevettate.

Le Ballista grazie a questo tipo di chiusura offrono una tomaia in un solo pezzo senza cuciture, a coprire una suola in carbonio OCLV (brevetto Trek) con indice di rigidità 12 su 14 nella loro personalissima scala.

La linea di queste scarpe è quindi molto pulita, senza fronzoli, in particolare sulla parte anteriore. Il tacchetto posteriore è sostituibile, ma forse andava posizionato un po’ più arretrato perché la vernice della suola posteriormente si è rovinata nell’uso. Nella parte interna a livello del tendine d’Achille è presente un inserto in tessuto antiscalzamento, altra soluzione piuttosto diffusa.

Aldilà della componente aerodinamica, invalutabile, e persino non troppo calcata nemmeno da Bontrager stessa nel loro sito, quello che colpisce di queste scarpe è la confortevolezza. Gli accessori che sicuramente sono più soggettivi nella valutazione sono selle, caschi e scarpe appunto, visto che si devono adattare al meglio alla nostra fisionomia, ma quantomeno posso dire che queste Ballista si adattano perfettamente ai miei piedi, molto stretti, ma offrendo un buon volume interno, in particolare a livello anteriore, offrendo spazio laterale per le dita dei piedi.

Sotto questo aspetto sono abbastanza simili come volume interno alle nuove S’Works 7, ma con una forma della suola che si adatta molto bene al mio arco plantare. Unico aspetto migliorabile la lunghezza della linguetta, che come anche per altre scarpe Bontrager è piuttosto lunga, anche se meno di altri modelli, come le XXX.

Le scarpe Ballista sono disponibili in tre colori, rosso, bianco e nero, più questa versione Hi-Vis riflettente per un utilizzo anche in scarse condizioni di luce. Anche la suola è colorata in questo senso.

Le Ballista sono quindi delle scarpe che mantengono perfettamente fede alla descrizione nel sito Bontrager che le descrive come “supercomfortevoli”, sempre al netto della soggettività di cui si diceva sopra.

Unico appunto importante: la chiusura non consente di serrare le scarpe “alla morte”. Per me non è un problema visto che non lo faccio mai, ed il tipo di chiusura mantiene perfettamente in posizione il piede all’interno della scarpa, ma per chi invece ama stringere moltissimo le scarpe questo potrebbe essere un aspetto da verificare. Questa considerazione è condivisa anche da un tester di una rivista spagnola che le sta usando e con cui mi sono confrontato. Quindi consiglio di provarle bene sotto questo aspetto, se per voi è importante.

Altro appunto, che pero’ vale solo per questa versione Hi-Vis, la tomaia in questa colorazione è piuttosto sporchevole e difficile da pulire, in particolare se macchiata con sostanze grasse-oleose.

Prezzo: 250eu

Sito Bontrager

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