Pogačar risponde alla Jumbo sulla prestazione alla crono del Tour

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Molto tranquillamente Tadej Pogačar ha risposto ai dubbi dei corridori della Jumbo-Visma sulla sua prestazione alla cronometro edl Tour de France di la Planche des Belles Filles sollevati nel documentario “codice giallo” di cui avevamo già parlato.

Il giovane campione sloveno ha risposto alle domande durante la recente presentazione della sua squadra, la UAE-Emirates: “la mia prestazione forse era inaspettata, ma non ha niente di incredibile. Si sono espressi a caldo, sicuramente con la delusione di vedersi sfuggire la vittoria così vicini a Parigi. Bisogna guardare le cose nella loro globalità. Ho avuto una grande giornata, che avevo preparato nel modo migliore possibile, abbiamo fatto un cambio bici molto veloce, non abbiamo lasciato niente al caso. Non voglio esprimermi sl modo di correre di Primoz e della sua squadra e non sono io a dover dire che mi hanno sottovalutato“.

Pogačar ha espresso nell’occasione la volontà di difendere il titolo al Tour dopo le classiche delle Ardenne ed il Dauphiné, e correre poi anche la Vuelta.

Commenti

  1. bradipus:

    io intendevo una situazione a prescindere dal doping: in questo caso chi ha un ematocrito naturalmente più elevato ha comunque un fattore fisiologico migliore rispetto a chi ce l'ha basso, perché ha un sangue che ha una capacità maggiore di trasportare ossigeno (e ovviamente contano anche gli altri fattori fisiologici, ma l'ematocrito è uno di questi).
    Un fattore fisiologico a cui si dà molta più importanta di quel che conti. In un mondo ideale, chi ha un ematocrito basso, non è svantaggiato, essendoci (verosimilmente?) campioni con ematocrito naturalmente basso evidentemente con altri valori più alti che lo compensano. Il punto che è che probabilmente questi valori più alti sono più difficilmente alterabili, mentre con l'ematocrito, fai qualche punturina e lo fai salire di 20. Magari passi da 40 a 60 e parliamo di un aumento del 50%. mostruoso!!!!
    Intendo dire che è tanto famoso sto valore, non tanto perchè estremamente impattante in fisici naturali, ma perchè è facilmente stravolgibile così diventando decisivo.
  2. FedeNova12:

    Beh fai conto che in bici ci vado praticamente solo durante il periodo estivo quindi da fine maggio a settembre...dopo con la scuola mi risulta difficile conciliare le cose, visto che faccio anche un 4/5 allenamenti di tiro con l’arco e 3 di palestra la settimana. Anche d’estate comunque ero sui 180 km alla settimana...come ho già detto do molta più importanza all’arco...
    Avevo anche provato con la corsa...4 km a 5min/km con circa 170 battiti quindi direi che la parte aerobica dovrei curarla di più :mrgreen:
    ok ci sta che l'ematocrito sia a ridosso dei 50. i professionisti però sono gente che pedala mediamente 4 ore al gg tutti i gg. con volumi così è già molto difficile stare sui 45. comunque partendo da uno stato di base, esempio in periodo di stacco/in condizione di non allenamento non è la differenza del valore di ematocrito a influenzare la prestazione. lo è invece la sua variazione (tizio e caio sedentari hanno rispettivamente 42 e 50 di ematocrito, la cosa è ininfluente, non è correlato che caio abbia una qualche sorta di predisposizione o vantaggio. caso 2 tizio e caio allenati mediamente, prestazioni in bici simili, hanno 45 e 45. tizio sotto carico passa a 40. caio rimane a 45 o sale a 50 con aiutino, li la differenza prestativa si fa notevole)
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