Peter Sagan salta il Fiandre

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Peter Sagan (TotalEnergies) salterà il giro delle Fiandre domenica prossima. Secondo lo staff della sua squadra il corridore slovacco soffrirebbe di un qualche problema fisico, in particolare qualcosa che lo limita oltre i 200km di percorrenza.

Il suo inizio di stagione nella formazione francese è per ora decisamente sotto le aspettative, in parte anche a causa dell’infezione al Covid avuta a gennaio per cui ha saltato l’inizio dello stage a Calpe (Spagna). Poi è arrivato al 4° posto alla Tirreno-Adriatico nella 2^ tappa come prima corsa dopo il rientro, anche se non è partito il giorno successivo; quindi ha colto il 5° posto alla Milano-Torino e poi il 92° alla Milano-Sanremo, dove ha avuto anche problemi al deragliatore occorsi poco prima della Cipressa per cui ha perso contatto col gruppo di testa senza poi riuscire a rientrare. 68° alla E3 ad oltre 11′ dal vincitore Van Aert, ed infine domenica si è ritirato domenica scorsa alla Gent-Wevelgem.

Di comune accordo con la sua squadra Sagan ha deciso di non correre il Fiandre, in quanto non potrebbe essere di aiuto nel finale ad Anthony Turgis, l’uomo più in palla della formazione francese al momento (2° alla Sanremo, 13° alla E3 e 26° alla Gent-Wevelgem). Sagan sarà sostituito da Geoffrey Soupe.

Sagan rientrerà in competizione in una gara di livello più modesto il 5 aprile, al circuit de la Sarthe. Nel frattempo subirà degli esami fisici per cercare la causa che lo limita.

Sicuramente un duro colpo per la TotalEnergies che ha investito parecchio sul campione slovacco per poter finalmente accedere allo status di squadra WorldTour. Rimangono comunque le speranze di rivedere Sagan protagonista alla Amstel Gold Race ed alla Paris-Roubaix. Ed ovviamente a lottare per la maglia verde al Tour.

 

Commenti

  1. Mio modesto parere. Nel ciclismo attuale e le gare e i risultati lo dimostrano sei competitivo fino a 28/30 anni . Oltre sei tagliato fuori . Forse perché i ragazzi di oggi passano pro molto più preparati rispetto agli anni passati e la maturazione che avveniva nei primi 2/3 anni di prof ora la fanno da junior e in quei 2 anni di under23
  2. Sagan non sta parlando male di Remco comunque,forse ha solo il dente avvelenato con Lefevere,ma credo che il belga non stia creando il personaggio,anzi se l'ha preso a 18 anni era perche' consapevole del talento del bimbo.
    Appena passato fino alla caduta al Lombardia in effetti Remco stava veramente facendo cose fuori dal normale,adesso e' un grandissimo corridore ma ancora non sui livelli che ci si poteva aspettare.
    Io comunque aspetterei ancora a dare dei giudizi finali su Remco,ha solo 22 anni,certo non ha dati quesi segnali che ci si poteva aspettare,ma vediamo cosa sapra' fare da Liegi a fine anno,io sono convinto che qualcosa di veramente importante la vince.......poi ovvio se lo si paragona a Pogacar,non regge,al momento sono su 2 piani diversi
  3. Danvlo:

    non mi sembra un' intervista stile SAGAN. Mi suona un po' manipolata.
    Mah insomma non è che Sagan sia mai stato tipo umile e compassato.. che sia guascone e spesso al limite del gradasso non è una novità, in genere però non mi è mai parso polemico più di tanto.. ma nemmeno uno che se ne sta zitto zitto.
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