Pogacar nella storia delle Strade Bianche

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Nonostante una caduta, il campione del mondo Tadej Pogačar conquista la sua terza Strade Bianche facendo segnare la media oraria più veloce e eguagliando i successi di Fabian Cancellara. Pidcock resiste fino a 18 km dall’arrivo ma si deve accontentare del secondo posto. Wellens, terzo, completa la festa UAE Team Emirates – XRG.

Siena, 8 marzo 2025 – Splende l’arcobaleno su Piazza del Campo che acclama, per la terza volta negli ultimi quattro anni, Tadej Pogacar. Lo sloveno si impone nuovamente per distacco nell’edizione più veloce di sempre (40.704 km/h) della Strade Bianche Crédit Agricole. Pogacar ha avuto la meglio nel testa a testa con Thomas Pidcock, un duello che è iniziato a 77 km dall’arrivo, lungo il settore di Monte Sante Marie, e che si è protratto fino ai -18 quando, nel tratto di Colle Pinzuto, Pogacar si è liberato definitivamente del vincitore dell’edizione 2023. Nel mezzo anche un brivido quando, ai -52, il campione del mondo è caduto in un tratto in discesa, un errore che ha compromesso la prova di Connor Swift, l’altro corridore capace di tenere testa ai due grandi favoriti di giornata. La giornata trionfale della UAE Team Emirates – XRG veniva completata da Tim Wellens, che nel finale riusciva ad avvantaggiarsi dal gruppo degli inseguitori conquistando il suo secondo podio a distanza di otto anni dal primo. Con il terzo successo Pogacar eguaglia Fabian Cancellara come plurivincitore della Strade Bianche e si guadagna l’intitolazione di un cippo su uno dei tratti di sterrato della prova.

ORDINE D’ARRIVO
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) – 213 km in 5h13’58” media di 40.704
2 – Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) a 1’24”
3 – Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG) a 2’12”

CONFERENZA STAMPA
Il vincitore della 19^ Strade Bianche, Tadej Pogacar, ha dichiarato in conferenza stampa: “La Strade Bianche è una delle mie corse preferite, sarebbe stato un peccato non riuscire a concluderla dopo tutto il grande lavoro della squadra. C’è stato un momento di panico nella mia testa, ma una volta rialzatomi ero ancor più motivato. Quando sono rientrato, ho chiesto scusa a Tom Pidcock: la caduta è stata colpa mia. Credo di essere stato fortunato. Non so quanto Tom mi abbia aspettato, ma quando ero vicino ha rallentato, mancava ancora molta strada al traguardo, forse ha pensato che fosse meglio stare insieme. Ci rispettiamo a vicenda, oggi è stata davvero una corsa di alto livello, anche in una situazione così frenetica. Lui è un campione olimpico di MTB e un campione del mondo di ciclocross, discipline che non fanno per me… Stavo pensando di attaccare la prima volta sul Colle Pinzuto, ma sono caduto. Gli altri settori erano più adatti a Tom. La Strade Bianche è una delle mie corse preferite, sarebbe stato un peccato non riuscire a concluderla dopo tutto il grande lavoro della squadra”.

Il secondo classificato Thomas Pidcock, ha detto: “Questo è il miglior risultato che potevo ottenere. Ho corso davvero bene, una delle mie migliori prestazioni di sempre, credo. Sono felice. Quando Pogacar è caduto, sembrava malconcio. Pensavo che stesse affrontando la curva un po’ troppo velocemente, quindi avevo lasciato un piccolo gap. Quando è rientrato ha cambiato atteggiamento, correndo in modo molto intelligente. Da qui andrò direttamente alla Tirreno Adriatico. Cercherò di recuperare perchè è stata una giornata durissima. Ho una sensazione dolceamara da superare… Cercherò di ritrovare la motivazione e farò una buona settimana di corse”.

Il terzo classificato Tim Wellens, ha detto: “Essere sul podio della Strade Bianche per due volte è una grande soddisfazione, a dire il vero. È una corsa che mi piace davvero tanto. Ringrazio la squadra per l’opportunità. Sono stato l’ultimo a restare con Tadej [Pogacar]. È partito abbastanza presto. Non credo fosse il piano attaccare su Monte Sante Marie. Dietro c’era una lotta per le posizioni. Avevo buone gambe per finire terzo. Vincere per Tadej non è mai una cosa sicura, specialmente con una caduta come quella. Ma ha le gambe per fare quello che ha fatto oggi. Essere terzo con la vittoria di Tadej mi rende davvero felice”.

 

STATISTICHE

  • Tadej Pogačar (2022, 2024, 2025) raggiunge Fabian Cancellara (2008, 2012, 2016) come il corridore più vincente nella storia della Strade Bianche.
  • Nelle sue tre vittorie alla Strade Bianche, Pogačar ha percorso quasi 150 km in solitaria: 49,2 km nel 2022, 81 km lo scorso anno e 18,6 km quest’anno, per un totale di 148,8 km.
  • Pogačar è il primo Campione del Mondo in carica a vincere la Strade Bianche, nonché il primo a ottenere vittorie consecutive nella corsa.
  • Con una media di 40,703 km/h, questa è stata l’edizione più veloce delle 19 disputate della Strade Bianche, superando il record di 40,636 km/h stabilito nel 2023, quando vinse Tom Pidcock.
  • Tim Wellens torna sul podio della Strade Bianche dopo 8 anni: ha chiuso di nuovo al 3° posto, come nel 2017.

Commenti

  1. bicilook:

    E allora l'anno prossimo mettiamoci anche un tratto in salita dove tirano un aratro per zappare un campo ... così a 180 dall'arrivo rimangono in 3 e a 150 è già da solo in fuga.
    Se fai il contrario e la rendi più facile non viene proprio. Meglio? :-)xxxx
    Secondo me Vegni perde i capelli :-)xxxx

    Diciamoci la verità: allo stato attuale l'unica corsa con il pronostico non scontato è la Sanremo. Il Fiandre forse, dipende da MvdP se riesce a fare la sparata della vita sul Kwaremont, altrimenti anche li non ce n'è, per me.

    Il resto va come la SB: Amstel, freccia, Liegi.

    Per Dauphiné e Tour vedremo Vingo com'è messo. Altri non pervenuti.
  2. bach7:

    contro pogacar sono tutti outsider...

    ma non vuol dire che non siano di livello altissimo.

    purtroppo c'è pogacar che "falsa" qualsiasi ragionamento... uno che vince dovunque e comunque fa quasi passare ottimi specialisti per corridori "normali"...

    chi ha un po' di anni in più dovrebbe però ricordare che qualcosa di simile lo abbiamo visto (e in modo minore) con merckx, poi ogni stagione ha visto tanti forti protagonisti... vincere anche solo una monumento è un risultato da sottolineare... la "normalità" per un campione è vincerne una e magari battagliare nelle altre (manche cannare clamorosamente).
    D'accordo, pero' van Baarle e Ganna non sono clienti fissi da podio nelle classiche. Già Pedersen meglio. Merlier mi pare abbia corso solo qualche Roubaix finendo a metà classifica.
    Tornando a bomba: mi pare possano essere tanto quanto se non piu' competitivi i vari Hirschi, van Eetvelt o van Gils sul "nuovo" percorso della SB contro Pogi che non Ganna al Fiandre...
  3. TheLordofBike:

    Tadej non si è nemmeno alzato sui pedali...se avesse voluto staccarlo sulle S. Marie lo avrebbe fatto.
    Non è che alzarsi in piedi su sterrato per pestare come dannati sia sempre una grande idea whisp
    Ser pecora:

    Nessun organizzatore ragiona cosi. Che sia ciclismo o altro. Se ti vince il campione è ottimo. Se ti vince l'outsider una rogna.
    Se ti vince il campione è ottimo. Si. Ma se il campione è sempre lo stesso e lo si sa da prima è ottimo la prima volta è ottimo la seconda e poi pian piano comincia a stufare. Anche il pesce è ottimo ma dopo 3 giorni puzza.
    Io sono tra quelli che ritiene che una gara più la indurisci e più emergono i veri valori (e li sappiamo) quindi non dico di sanremizzare la Strade Bianche ma tenerla un filo meno dura secondo me a lungo andare ci si guadagna anche perchè meno dura può voler dire gruppo meno frammentato e gruppi un pò più numerosi che se collaboranti possono riequilibrare i valori. Se i gruppi sono da 1/2 corridori non c'è storia.
    Continuo a ritenere Van Der Poel l'unico che potrebbe competere con lo sloveno a Siena. Forse Remco e Van Aert. Altri non ce ne è.
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