Emmanuel Buchmann frantuma il record Everesting (ma non ufficialmente)

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7 ore 28 minuti, 162 kilometri, 6870 kcal, 7 barrette, 6 gel e 11 borracce. In questo si riassume il record per i più rapidi 8848mt di dislivello stabilito da Emmanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe).

In mancanza di competizioni i professionisti cercano anche loro di trovare stimoli dove possono e lo scalatore tedesco della Bora ha unito l’utile al dilettevole, cercando di battere il record per il più veloce Everesting facendo una raccolta fondi per la Deutsches Kinderhilfswerk, una associazione caritatevole per bambini disagiati.

Solo due settimane fa Phil Gaimon, ex-pro, aveva stabilito un nuovo record, battuto poi nemmeno due giorni dopo da un altro pro, mountainbiker stavolta, Kevin Swenson. Buchmann però gli ha rifilato ben un quarto d’ora…per non parlare rispetto gli Everesting di suoi colleghi come Mark Cavendish e Luke Rowe, che ci hanno impiegato 3h in più (virtualmente).

Buchmann, al termine della prova, ha dichiarato:”È una delle cose più difficili che abbia fatto in vita mia. Ho cominciato a stare veramente male dopo 7000mt di dislivello. Un corridore professionista non ha normalmente il tempo di fare delle sfide così folli, ma in qualche modo mi è piaciuto. Non è comparabili ad una corsa, ma penso che sia una bella prestazione, e che provi che siamo sulla buona strada in vista del Tour“.

Buchmann ha come miglior risultato in carriera il 4° posto al Tour de France 2019, a 25” dal podio.

Tuttavia questa prestazione non è stata omologata ufficialmente come più rapido Everesting in quanto la prima ascesa è stata compiuta da Buchmann sul lato opposto della della montagna scelta (l’Haimingerberg in Tirolo, 1000mt di dislivello precisi all’11% di pendenza media), mentre il regolamento vuole che tutti gli 8848mt siano compiuti sulla stessa salita.

Attività su Strava

Commenti

  1. ChristianR:

    Farlo su una salita all'11% medio è durissimo, i vari tentativi che si sono visti erano su salite più blande o più corte ripetute n volte, sarebbe interessante capire qual'é l'approccio migliore.
    In ogni caso alimentazione non eccessiva avrei pensato più roba.
    Fisiologicamente dovrebbe essere più "semplice" farlo su una salita breve (intorno ai 10'), ma psicologicamente credo sia molto più facile fare una salita 8-9 volte rispetto a farla 60-70...
    Non bisogna poi assolutamente sottovalutare la discesa. Gaimon lo ha fatto su uno stradone di quelli californiani, ripido e tutto dritto, dove si lanciava a 90 km/h e, in un certo senso, si riposava (quanto puoi riposarti a 90 km/h). Buchman lo ha fatto su una salita alpina con tornanti e curve dove devi rimanere concentrato e dove vai più piano (anche se poi le ha fatte tutte intorno ai 50 km/h che proprio piano non è).
    Io quando lo feci scelsi una salita perfetta (ombreggiata, 9% costante, zero traffico, da ripetere "solo" 13 volte) ma sottovalutai la discesa (tortuosa, asfalto brutto, da "stare continuamente sui freni", non rilassante, velocità media intorno ai 30 km/h). Alla fine ho patito quasi più la discesa che la salita. Bisogna salire 8850m ma bisogna anche scenderli!
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