Come funziona il bonus bici: la guida pratica

Commenti

1. samuelgol:
   
   Una riflessione sul passaggio "è chiaro che tutti i negozi si convezioneranno perché a loro conviene……."Io ho qualche dubbio che tutti i negozianti si convenzioneranno….specie quelli online stranieri (Rose, Canyon). Per loro si stratta di anticipare dei soldi che poi lo stato gli restituirà forse e chissà quando. Per bassi volumi non conviene. Per alti volumi il rischio esposizione economica è alto.
   Un negoziante qui della mia zona (grosso e di riferimento della zona, non negozietto) ha già detto che non aderirà che con i precedenti incentivi ci ha rimesso un sacco di soldi. Fra l'altro, lo stanziamento prevede 120 milioni di euro. Non è ben chiaro se ci sarà un sistema che terrà ben aggiornato l'andamento dell'esaurimento dei fondi, anche tenendo in considerazione quelli da rimborsare a quelli della 1 fase.
   Imho prima si compra e meglio è. Si sceglie ovunque, qualsiasi negoziante, si evita che loro per attutire l'esposizione economica alzino il prezzo magari applicando il listino e essendo, verosimilmente, cronologico il rimborso, è più facile rimanere nei 120 milioni di euro stanziati.
   

   è anche vero che se ci saranno i fondi quelli che non aderiranno saranno fortemente penalizzati rispetto a chi non aderisce.
   Dovessi comperare la classica E-bike da citta da 1000€ chi non andrebbe dove la paga meno della metà? o-o

2. Gamba_tri:
   
   Secondo me il bonus verrà esteso a tutti i residenti in Italia in fase di conversione in legge, perché così è a forte pericolo di rilievo di incostituzionalità.
   

   perchè incostituzionale?
   l'obbiettivo del bonus è decongestionare i mezzi pubblici nelle grandi città e non FAVORIRE L'UTILIZZO DELLA BICI (questa cosa mi sembra sia ancora poco chiara)... se tu abiti a borgo san pinco pallo non mi sembra incostituzionale che tu non abbia diritto al bonus perchè sui mezzi non ci vai perchè non ce ne sono o quelli che ci sono sono molto pochi e non credo pieni come a milano o qualsiasi altra grande città
   (poi si può disquisire se il principio di base del bonus sia corretto o meno ma il discorso non è questo)
3. Io lavoro da casa nella modalità cosiddetta "smart working" dal 9 marzo.
   Fin dai tempi del liceo (tra poco compio 53 anni) ho sempre usato il treno perché né le scuole che ho frequentato né i luoghi di lavoro sono mai stati abbastanza vicini da poterci andare in bici senza arrivare stanco e/o fradicio.
   Recarsi a Milano in auto (destinazione prima universitaria e finora lavorativa), l'ho sempre escluso a priori causa traffico e lo scooter ho scelto di venderlo dopo una tremenda caduta.
   Come giustamente scrive sy-lo i treni nelle fasce orarie di punta non sono tanto diversi dai carri-bestiame quanto ad affollamento, ma in quest'epoca di pandemia sembrano essere tornati deserti (è vero che non ci viaggio da marzo ma ho testimonianze dirette di colleghi) e non vedo l'ora di verificarlo di persona, quando me lo consentiranno.
   Mi unisco ai molti che pensano che i 120 milioni si esauriranno in brevissimo tempo: le code davanti ad ogni "biciclettaio", fatte soprattutto di gente che in bici non ha mai voluto andarci, purtroppo serviranno in massima parte a co-finanziare mezzi che, una volta trovato il vaccino, finiranno dimenticati nelle cantine.