Giant chiede ai fornitori di allungare i termini di pagamento

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Il titolo di Giant Manufacturing Co, uno dei principali marchi di biciclette al mondo, ha visto il prezzo delle sue azioni crollare ieri dopo una improvvisa vendita di titoli scatenata dalle notizie secondo cui l’azienda avrebbe chiesto ai suoi fornitori di rinviare i pagamenti a causa dell’indebolimento della domanda globale.

Le azioni Giant sono crollate dell’8,04% a 206,00 dollari taiwanesi (6,71 dollari USA). Il titolo ha continuato a scendere fino alla fine della sessione di negoziazione e il sell-off si è esteso anche alla rivale Merida Industry Co. le cui azioni hanno subito un brusco calo del 6,35% per terminare a 177,00 dollari taiwanesi durante la sessione.

Lunedì i media locali hanno riferito che Giant ha chiesto ai suoi fornitori di permetterle di posticipare i pagamenti di 45 giorni, citando una lettera firmata dal capo del centro di produzione globale di Giant, e inviata ai fornitori dell’azienda. Secondo quanto riportato, le richieste riguardano i fornitori che hanno spedito o spediranno i loro prodotti a Giant nel periodo compreso tra dicembre 2022 e marzo 2023.

Le richieste ai fornitori hanno sollevato preoccupazioni sulle condizioni finanziarie di Giant in un momento in cui il mercato globale delle biciclette ha risentito dell’indebolimento della domanda, con conseguenti crescenti aggiustamenti delle scorte. Questa lettera secondo Giant era coperta da un accordo di non divulgazione con i  fornitori, quindi Giant ha espresso il proprio rammarico per le speculazioni di mercato causate dalla fuga di notizie.

L’azienda di biciclette ha dichiarato che l’industria ciclistica mondiale ha visto gradualmente il ritorno alla normalità nella seconda metà di quest’anno, grazie all’affievolirsi degli effetti della pandemia COVID-19. Tuttavia, la domanda di modelli a basso prezzo ha continuato a diminuire, aumentando i livelli delle scorte e causando il caos nella catena di approvvigionamento.

Ma Giant ha anche ammesso che, a causa dell’indebolimento del mercato globale, è improbabile che i livelli delle scorte tornino alla normalità fino alla prima metà del prossimo anno.

La giapponese Shimano è una delle principali aziende produttrici di componenti di Giant, e non sarà un caso che pure lei ha subito la stessa sorte in borsa.

Giant ha dichiarato di aver completato un’emissione di obbligazioni societarie convertibili dal 24 novembre per raccogliere un totale di 6,75 miliardi di dollari taiwanesi come capitale circolante, aggiungendo che le sue operazioni sono rimaste normali.

Giant ha aggiunto di essere ottimista riguardo al mercato globale delle biciclette nel lungo termine, poiché i consumatori di tutto il mondo sono sempre più consapevoli dell’importanza della protezione dell’ambiente e della salute.

 

Commenti

  1. 77bebe77:

    Boh, io tutti questi obblighi non li sento, e l'ultegra meccanico, per esempio, ancora lo vedo online senza problemi. Se poi la nuova offerta dei nuovo prodotti non piace si può sempre cambiare comportamento d'acquisto e cercare altro rispetto al nuovo delle solite marche e pedalare felici lo stesso
    non ci avevo pensato
  2. j-axl:

    Si, però se magari leggi l'articolo iniziale capisci di cosa si parla....
    Senza offesa, eh. :friends:
    già letto, questo non cambia la situazione. Nello sconvolgimento dell'economia occidentale, anche Giant e Shimano hanno perdite in borsa. Siamo arrivati qui perché secondo me non hanno chissà quanto da piangere. Continueranno a vendere telai e componenti senza bisogno di abbassare i prezzi, perché il loro brand ha un valore forte ed i consumatori vogliono comunque quello.
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